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NFT e Metaverso per i Vini Italiani alla Conferenza Mondiale dell’Enoturismo

Si è conclusa ieri ad Alba, in Piemonte, la conferenza mondiale dell’enoturismo Unwto (United Nations World Turism Organization).

Una due giorni che ha visto spunti di comunicazione innovativa che riguarda il turismo del vino in Italia: le prime esperienze del metaverso, NFT, realtà aumentata, legame tra Netflix e mondo del vino con la valorizzazione del vino italiano nei film, i fumetti.

Si è trattato di un evento internazionale molto importante ospitato per la prima volta in Italia. Presenti 300 delegati di tutto il mondo. Tra questi Jana Kreilein, fondatrice del primo club NFT del vino Club dVIN:

“Gli NFT, basandosi sulla blockchain, possono sicuramente aiutare il turismo del vino. Prima di tutto garantiscono la provenienza della bottiglia, poi garantiscono la trasparenza della tracciabilità della bottiglia e prevengono le frodi”.

Presente anche il ministro del turismo Massimo Garavaglia:

“Il valore aggiunto del nostro territorio è la bellezza. Non è un caso che i siti dove si produce ottimo vino siano siti UNESCO come le Cinque Terre in Liguria, il territorio delle Langhe-Roero e Monferrato dove si è tenuto l’evento, le colline del prosecco in Veneto, la Val d’Orcia in Toscana.”

Buona parte del forum è stato dedicato al tema di come preservare la sostenibilità sociale e la biodiversità. Secondo Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, bisogna avere innanzitutto a cuore chi vive nei territori dove si fa turismo e poi avere il senso del limite perché una crescita turistica insostenibile dal punto di vista della quantità a lungo andare può essere un problema per i territori.

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