Malgrado la Russia mantenga un approccio scettico nei confronti delle criptovalute come Bitcoin, il principale museo dello Stato ha ottenuto il suo vantaggio grazie alla vendita per centinaia di migliaia di dollari attraverso la vendita di NFT.
Il Museo Di Stato dell’Hermitage il più grande al mondo, ha concluso la prima asta sulla piattaforma NFT di Binance, a sua volta il maggiore exchange di criptovalute, vendendo cinque elementi da collezione in forma di token non fungibili raffiguranti altrettanti capolavori della pittura, degli artisti Leonardo da Vinci e Vincent van Gogh.
L’asta comprende cinque copie di opere ospitate nel museo: la Giuditta di Giorgione, Lillà di Vincent Van Gogh, la Composizione VI di Wassily Kandinsky, il Il giardino di Hoschedé a Montgeron di Claude Monet e la Madonna con bambino di Leonardo Da Vinci.
Secondo i dati forniti dalla piattaforma NFT di Binance, l’asta ha generato oltre 444.000$ in Binance USD (BUSD), una stablecoin ancorata al dollaro USA gestita da Binance.
La maggiore offerta è stata quella per la Madonna con bambino, battuta per 150.500 BUSD.
Un portavoce dell’Hermitage ha detto a Cointelegraph che tutti i proventi dell’asta di NFT andranno al museo, a parte le spese concordate. Il museo non dovrà gestire le criptovalute, ma riceverà il corrispettivo in rubli.
A luglio il dipartimento legale dell’Hermitage stava lavorando con la compagnia di consulenza legale LFCS per operare nel perfetto rispetto della normativa russa.
I pagamenti in criptovalute come il Bitcoin non sono considerati legali nel paese. Di recente, Dmitry Peskov, rappresentante ufficiale del Presidente Vladimir Putin ha ribadito che la Russia non ha motivo di riconoscere la validità al Bitcoin perché potrebbe rappresentare un rischio per la stabilità finanziaria del paese.
La Russia ha ufficialmente proibito ai cittadini di realizzare pagamenti in criptovalute nella legge emessa a gennaio sugli asset finanziari digitali.