Agrifood e blockchain continuano a trovare punti d’intesa in Italia. Infatti è nato il modello assicurativo che si serve della nuova tecnologia per rendere più efficiente il processo. In ogni fase della filiera dell’agroalimentare il monitoraggio e la documentazione sulla catena dei blocchi permette di rendere trasparente la gestione, compresa quella relativa agli indennizzi assicurativi.
Gli attori coinvolti a diverso livello sono quattro: CeTIF, Hort@, Wesmarti e Reply. Insieme collaborano per portare le polizze parametriche nel mercato agroalimentare italiano. La novità più importante è determinata dall’impiego della tecnologia blockchain per velocizzare le pratiche e renderle più trasparenti.
La migliore misurazione dell’impatto dei danni ambientali sulla produzione permette un più mirato ed efficace intervento da parte del sistema assicurativo. Ismea ha stimato in oltre 600 milioni di euro il danno provocato dalle condizioni climatiche solo nel 2020.
Agrifood e blockchain quindi si sposano per permettere una risposta funzionale alle specifiche esigenze del settore per renderlo più efficiente e competitivo.