Il CEO di Airbnb, Brian Chesky ha parlato di criptovalute e dello sforzo della sua compagnia per aiutare i rifugiati ucraini durante un’intervento alla CNBC martedì.
Sul suo sito, la compagnia ha circa circa 6 milioni di appartamenti gestiti da oltre 4 milioni di host, mentre sono circa 100.000 le città e i paesi più piccoli nel listino di Airbnb.
Chesky ha detto che la piattaforma sta valutando la possibilità di accettare pagamenti in criptovalute per gli host. La richiesta è arrivata dagli stessi ucraini in fuga che stanno cercando di usare questo sistema di pagamento per trovare un alloggio.
La compagnia è adesso alla ricerca del metodo ottimale per rendere possibile questo tipo di pagamenti. Già da tempo valuta questa possibilità, lo scorso novembre ha presentato un prospetto alla SEC degli Stati Uniti in cui si fa riferimento a blockchain e criptovalute come tecnologie di riferimento.
Nel frattempo, lunedì scorso Airbnb ha annunciato che offrirà alloggio temporaneo gratuito a 100.000 profughi provenienti dall’Ucraina. Sin dall’inizio dell’invasione russa, oltre 600.000 civili hanno lasciato il paese secondo le stime dell’ONU. L’Unione Europea stima che quattro milioni di persone potrebbero dover lasciare il paese per colpa dell’aggressione russa.
Sono diverse le entità che si stanno mobilitando per supportare il popolo ucraino, compreso il gruppo di attivisti hacker Anonymous.