La Bank of International Settlements (BIS) si rivolge alle banche centrali insistendo sulla necessità di prepararsi all’arrivo delle central bank digital currency (CBDC).
Benoît Cœuré, a capo del BIS Innovation Hub è intervenuto durante un convegno venerdì al Eurofi Financial Forum di Ljubljana, in Slovenia, sostenendo: “Central bank money will have to evolve to be fit for the digital future”.
Cœuré ha dedicato il suo discorso di chiusura del forum al tema del ruolo delle banche centrali nello sviluppo delle CBDC e ha parlato delle sfide per l’attuale modello bancario rappresentato dalle stablecoin globali, le criptovalute ancorate al dollaro USA, insieme alle piattaforme di finanza decentralizzata (DeFi).
Il discorso è stato tenuto appena una settimana dopo l’annuncio della BIS di stare lavorando insieme alle banche centrali di Singapore, Sud Africa, Australia e Malesia per testare l’efficienza delle CBDC per i pagamenti transfrontalieri. Nel frattempo, la Banca Centrale Europea si sta preparando per una fase di investigazione sull’euro digitale la cui durata prevista è due anni e che dovrebbe iniziare a ottobre.
Asset crypto e la distributed ledger technology (DLT) sono inoltre riconosciuti come innovazioni finanziarie che meritano analisi approfondite e una possibile risposta del legislatore da parte dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) nel suo report sull’analisi dei rischi per il 2021.
Cœuré ha detto che questi nuovi sviluppi portano con sé diversi interrogativi sul piano giuridico che richiedono risposte rapide e concrete. Ha aggiunto inoltre che, oltre a tutto questo, il compito delle banche centrali è di assicurare stabilità finanziaria e dei prezzi. E ha aggiunto:
“And they must retain their ability to do it”.
Il discorso di Cœuré ha rafforzato i dubbi delle autorità nelle diverse nazioni nel mondo sulle stablecoin e le soluzioni DeFi.
Stando al rapporto sul rischio redatto dall’ESMA, il nervosismo delle autorità si fonda sui possibili effetti che un’adozione di massa delle stablecoin potrebbe avere sull’attuale stabilità finanziaria. In particolare, sulla scia della rivelazione dell’entità dietro Tether, la quale di recente ha dichiarato che circa la metà delle proprie riserve è composta da non ben definiti contratti commerciali.
Cœuré ha inoltre sottolineato la necessità per le banche centrali di considerare le diverse implicazioni compresa la modalità con cui il denaro pubblico e privato possano coesistere in un nuovo ecosistema; e, viceversa, se il denaro delle banche centrali possa essere usato nella DeFi al posto delle stablecoin private.