Bonus casa per danni del terremoto: come ottenere un contributo e le detrazioni con rimborso immediato

Tra i Bonus edilizi c’è una misura dedicata a chi deve ristrutturare casa per i danni causati da un terremoto o una calamità naturale.

Vediamo quali sono i requisiti da soddisfare per ottenere un contributo e un rimborso immediato per ricostruire casa dopo i danni di un terremoto. Il Bonus attivo è noto con il nome di Sismabonus.

Timbro Bonus e casa in ristrutturazione
Bonus casa per danni del terremoto: come ottenere un contributo e le detrazioni con rimborso immediato (Cryptorobin.it)

Quando la terra trema il timore di perdere la propria casa terrorizza. L’abitazione è il rifugio sicuro in cui sono contenuti tutti i propri beni e i ricordi. Perderla significherebbe ricominciare da zero con il cuore spezzato e l’animo in subbuglio. Il terremoto può distruggere oppure fare degli ingenti danni che comporterebbero una spesa enorme per la ristrutturazione.

Spesa che arriva del tutto inaspettatamente e che non sempre è possibile affrontare. Eppure il tetto sopra la testa è fondamentale, come riuscire ad ottenere un contributo per ridurre i costi? Tra i Bonus edilizi attivi c’è il Sismabonus. misura dedicata proprio a chi si è ritrovato a vivere una catastrofe naturale. La Legge di Bilancio 2025 non solo ha confermato questo beneficio ma l’ha prorogato fino al 2027 pur imponendo nuovi limiti rispetto ai lavori da effettuare.

Come funziona il Sismabonus nel 2025

Il Sismabonus si richiede per coprire parte delle spese legate a lavori di adeguamento e ristrutturazione antisismica su edifici residenziali e commerciali esistenti. Prevede un’aliquota che cambia ogni anno in base alla tipologia di immobile. Nel 2025 la detrazione sarà del 50% per le abitazioni principali e del 36% per le seconde case e gli edifici non residenziali. Nel 2026 e nel 2027 l’aliquota sarà del 36% per le prime case e del 30% per gli altri immobili.

Casa con cerotto
Come funziona il Sismabonus nel 2025 (Cryptorobin.it)

La detrazione sarà ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Il tetto di spesa massimo è di 96 mila euro. La Manovra 2025 ha poi introdotto proroghe per i cittadini che richiederanno il Sismabonus al fine di ricostruire le abitazioni coinvolte negli eventi sismici 2016-2017. Nello specifico le esenzioni previste per i contribuenti sono state prorogate fino al 31 dicembre 2025.

Parliamo dell’esenzione dal pagamento del bollo e imposte di registro per contratti, documenti e istanze inviate alla PA, dei redditi di fabbricati distrutti o inagibili esclusi dalla formazione del reddito imponibile IRPEF e IRES fino alla ricostruzione o al nuovo ottenimento dell’agibilità e dell’esenzione da IMU e TASI. Vige anche l’esclusione dal patrimonio immobiliare per il calcolo dell’ISEE degli immobili distrutti o inagibili per calamità naturali. Infine, è stata prorogata al 31 dicembre l’erogazione del contributo per il disagio abitativo volto alla ricostruzione di una casa con danni causati dal terremoto 2016.

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