È ufficiale: poche ore fa Celsius Network ha dichiarato bancarotta seguendo le procedure della legge fallimentare statunitense chiamata Chapter 11.
Il tweet della società recita così: “Moments ago, @CelsiusNetwork filed voluntary petitions for Chapter 11 protection and announced that the company initiated a financial restructuring”.
Si tratta di una decisione che non è certo un fulmine a ciel sereno ma era attesa da tempo, se ne parlava già da quando a giugno sono stati bloccati i prelievi ai clienti.
La società ha provato a rimanere a galla, è riuscita proprio nei giorni scorsi a ridurre i debiti contratti con Aave e Compound ed è stata aiutata dalla community.
Tutto questo non è bastato, evidentemente. Attualmente Celsius può contare su una liquidità pari a 167 milioni di dollari che saranno utilizzati per sostenere le operazioni legali e finanziarie legate alla procedura di bancarotta.
Questa mossa mira a stabilizzare la società e a realizzare una ristrutturazione che, si spera, minimizzi i danni di tutte le parti interessate.
Proprio ieri un investitore aveva accusato il CEO di Celsius Alex Mashinsky di aver rifiutato 6 miliardi disponibili per il bailout evitando di rendere pubblica la situazione finanziaria.
Oggi la svolta. Queste le parole di Mashinsky:
“This is the right decision for our community and company. We have a strong and experienced team in place to lead Celsius through this process. I am confident that when we look back at the history of Celsius, we will see this as a defining moment, where acting with resolve and confidence served the community and strengthened the future of the company.”