Il CEO di Celsius Network, Alex Mashinsky, ha cominciato a impostare la strategia di trading della piattaforma a gennaio, cinque mesi prima della bancarotta.
La notizia è stata riportata dal Financial Times e la decisione di Mashinsky è arrivata poco prima di un incontro con la Federal Reserve. Secondo Mashinsky, se la FED avesse preso decisioni drastiche per contenere l’inflazione galoppante negli USA, ci sarebbero state conseguenze molto negative sui prezzi delle criptovalute.
Il Financial Times ha raccolto testimonianze secondo cui Mashinsky, prima dell’incontro con la FED, avrebbe diretto personalmente una serie di operazioni bypassando dirigenti con decenni di esperienza finanziaria.
Viene riportato anche l’episodio in cui Mashinsky ordina la vendita di centinaia di milioni di dollari in bitcoin senza prima controllare accuratamente l’operazione: pochi giorni dopo avrebbe riacquistato l’asset con perdite.
“He was ordering the traders to massively trade the book off of bad information. He was slugging around huge chunks of bitcoin.”
Altre persone a conoscenza dei fatti affermano invece che Mashinsky avrebbe sì espresso le sue opinioni riguardo a diverse operazioni, ma che non le avrebbe condotte direttamente e personalmente.
In questi giorni abbiamo appreso a proposito di Celsius che la liquidità termina a ottobre. Secondo Kirkland & Ellis, la società che si sta occupando del fallimento, a ottobre Celsius andrà in rosso per 40 milioni.
Ma la preoccupazione maggiore risiede nei 2,8 miliardi che la piattaforma deve ai creditori e che non possiede.
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