Ieri sera qualcosa è andato storto su CoinMarketCap che ha iniziato a mostrare errori nei prezzi, sequenze, capitalizzazione di mercato e molto altro.
Il gigante tra gli aggregatori dei dati sulle criptovalute ha dato notizia del bug già ieri attraverso il suo canale ufficiale Twitter spiegando di aver già risolto il problema.
I dati visualizzati dopo l’annuncio, però, mostravano il contrario. Per almeno cinque ore successive, i valori continuavano a essere sfasati: la capitalizzazione globale delle crypto mostrava un aumento del 10.890%, oppure la dominance di Bitcoin era appena dello 0,48%, una bella botta rispetto al consueto dato al di sopra del 40%.
Inoltre non si è trattato solo di uno spavento che ha fatto sobbalzare i trader. Molte piattaforme di exchange, compresi Trust Wallet, Exodus e persino Coinbase, hanno subito gli effetti del bug dato che fanno affidamento ai dati di CoinMarketCap per determinare i propri prezzi sul listino.
Molti appassionati di crypto hanno commentato la notizia su Twitter per sostenere che l’aumento dell’uso dei bot nel trading potrebbe essere un problema più importante del glitch in sé. L’aumento dei prezzi su CoinMarketCap è stato individuato infatti dai bot e questi hanno spinto violentemente all’acquisto, come è stato evidenziato dall’analisi del mercato da parte delle community crypto.
Le cifre segnalate da CoinMarketCap hanno rasentato il ridicolo. Un Bitcoin è passato da una stentata resistenza sulla soglia dei 50.000$ a una quotazione di 799 miliardi di dollari. Lo stesso è successo a Ethereum che è schizzato a 43 miliardi di dollari.
CoinMarketCap per il momento non ha dato spiegazioni sull’accaduto. Non si sa dunque se si sia trattato di un malfunzionamento del sistema o di un attacco hacker.
Il laconico messaggio su Twitter recitava: “The Engineering team is aware of incorrect price information appearing on http://CoinMarketCap.com. We are currently investigating and will update this status when we have more information”.
Non è la prima volta che gli utenti riscontrano errori nei dati visualizzati. A maggio il lender di crypto BlockFi aveva accreditato per sbaglio Bitcoin a 100 utenti. In un caso una persona aveva ricevuto 700 BTC, ma in quella circostanza la compagnia aveva chiesto il rimborso e ha persino intentato causa a chi ha provato a prelevare il surplus accreditato per errore.