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Dash ($DASH) – La Crypto Per I Pagamenti Digitali

DASH simile al Bitcoin con prrof of work

Oggi parliamo di Dash ($DASH), la criptomoneta per i pagamenti simile al Bitcoin ma più veloce.

Storia

Dash è nato nel gennaio del 2014 ad opera di Evan Duffield. Inizialmente il nome della crypto era XCoin (XCO) ma è stato modificato il mese successivo in “Darkcoin”. Solo dopo un anno Darkcoin diventerà Dash.
Oggi con Dash intendiamo la fusione di Digital e CASH.

 

Progetto

Dash funziona in modalità estremamente simile al Bitcoin. Siamo dunque in presenza di una crypto vecchia scuola, quando la valuta digitale aveva ancora un senso specifico, oggi ormai siamo abituati a token legati invece a nuove blockchain o a progetti DeFi.

Dash, come Bitcoin, è totalmente decentralizzata e rispetto alla valuta di Satoshi Nakamoto permette una maggiore privacy. Proprio come il Bitcoin, anche Dash si basa su una blockchain pubblica al cui interno sono contenute tutte le transazioni effettuate dagli utilizzatori.

 

Architettura

Come in molte altre blockchain, le transazioni sulla rete di Dash sono protette utilizzando un metodo crittografico noto come proof of Work (PoW). In questo processo, calcolatori con potenti processori cercano soluzioni per un problema matematicamente difficile definito dall’algoritmo di hashing X11.

Dash vuole migliorare alcuni aspetti del Bitcoin. Tre in particolare:

• Garantisce transazioni istantanee grazie alla tecnologia InstantSend, che permette di confermare i pagamenti in meno di un secondo e di ammortizzare le spese;

• Assicura transazioni private tramite la tecnologia PrivateSend, che combina tra loro le criptovalute e rende così quasi impossibile tracciare le transazioni;

• Ha commissioni moto più basse rispetto al Bitcoin.

Grazie all’algoritmo di hashing, sviluppato dal fondatore di Dash Evan Duffield e basato su undici tecniche crittografiche conosciute, Dash può ridurre il consumo energetico e garantire la distribuzione più equa possibile durante i primi anni della sua diffusione.

A differenza di Bitcoin, che si basa su un singolo algoritmo, l’X11 di Dash è progettato per fornire protezione contro eventuali debolezze attuali e future scoperte nelle funzioni di hash.

 

Tokenomics

Come il Bitcoin, anche Dash è chiaramente definita come una moneta virtuale esauribile progettata per avere una fornitura totale di 18 milioni di monete. Ad oggi la fornitura circolante di Dash è di circa 10 milioni e raggiungerà i 18,9 milioni soltanto nel 2300.

Dash inoltre detiene una remunerazione a blocchi variabile che diminuisce del 7,1% per ogni anno.

La ricompensa viene così suddivisa: ai miner spetta il 45%, come anche ai nodi master, mentre il restante 10% è assegnato al sistema di bilancio decentrato. Il tempo medio di estrazione del blocco è di circa 2,5 minuti, il che rende Dash quattro volte più veloce di Bitcoin.

 

Roadmap E Partnership

Lanciato il 18 gennaio 2014, Dash ha sviluppato rapidamente nuove funzionalità incentrate su velocità, privacy e usabilità, rendendolo ideale per l’uso come valuta digitale.

Costruito per garantire la libertà finanziaria e modellare il futuro dei pagamenti per le persone di tutto il mondo, Dash ha una tabella di marcia ambiziosa e una storia comprovata e puntuale. Sul sito ufficiale trovate tutte le informazioni, comprese le partnership, nella sezione Provider e Strumenti.

 

Conclusioni

Dash è una criptomoneta, ovvero una valuta nata per i pagamenti come il Bitcoin. Non ha però lo stesso peso specifico, anche se dal punto di vista tecnico dei pagamenti è sicuramente più veloce e meno costosa e ha una sua diffusione soprattutto nelle zone asiatiche, Thailandia in primis.

Si tratta però di un progetto che ha ormai diversi anni alle spalle e con un suo giro d’affari consolidato; non ci sono però in arrivo grossi exploit.

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