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Documenti della SEC Rivelano che Paul Tudor Jones Ha Investito con Coinbase e Bakkt

Documenti della SEC Rivelano che Paul Tudor Jones Ha Investito con Coinbase e Bakkt - cryptorobin.it

Meno di un anno fa, il miliardario manager di hedge fund Paul Tudor Jones ha detto d’aver investito tra l’1% e il 2% del proprio asset in Bitcoin senza però rivelare dove o come avesse acquistato le criptovalute. Nuovi documenti scambiati con la Securities and Exchange Commission statunitense, dimostrano che la compagnia di Jones, la Tudor Investment Corporation da $44,5 miliardi, ha affidato i servizi di custodia a Bakkt e Coinbase durante l’anno.

I documenti rivelano che i miliardari hedge fund family-only beneficiano dei servizi di custodia posti in essere da Bakkt Trust Company, Coinbase Custody Trust Company, e Tagomi Trading LLC (che è stata acquisita da Coinbase lo scorso anno). Tali documenti rivelano nuovi aspetti negli accordi istituzionali sulle criptovalute, in cui importanti clienti prendono parte attiva in una asset class che molti, comprese le banche, considerano ancora assurda.

Tudor Jones figura tra i grandi nomi che considerano il Bitcoin come riparo contro l’inflazione e durante l’economia della pandemia si è visto un notevole aumento di questo tipo di personaggi. C’è di più, dato il rialzo del mercato nel periodo 2020-2021 bull market, l’importanza di questo tipo di movimenti può solo aumentare. Secondo Chainalysis, whale del valore superiore ai 20 milioni di dollari hanno acquistato oltre 500.000 Bitcoins durante la fine dello scorso anno.

Va detto che non ci sono documenti ufficiali di Tudor Jones, Coinbase e Bakkt riguardo le informazioni contenute nei documenti della SEC.

Per quanto riguarda il futuro, sembra che Tudor Jones abbia ristretto l’esposizione agli investimenti in criptovalute solo a pochi clienti. Degli otto fondi hedge fund miliardari, “Tudor Family Fund II” è l’unico che ha rivelato la custodia di criptovalute nel Form ADV, report annuale ufficiale diretto alla SEC che è stato emesso il 31 marzo. Questo fondo è aperto ai parenti e una ristretta cerchia di associati.

L’intero valore del fondo della Famiglia Tudor Jones ammontava a 1 miliardo di dollari all’ultima verifica, seppure sia improbabile che si sia costituito interamente di Bitcoin. I partner del fondo che offrono servizi di custodia e prime brokerage comprendono nomi come Citigroup, Deutsche Bank e Credit Suisse, questo potrebbe rappresentare il segnale di un’esposizione dei mercati globali.

È importante evidenziare che un’intera sezione della nota informativa per gli asset manager è dedicata ai rischi legati agli investimenti in criptovalute.

Il documento dice che “Certain Clients are permitted to enter into cryptocurrency transactions as described in the relevant Offering Materials” e che possono farlo attraverso “direct investment on a spot basis or indirect investment” in prodotti derivati su criptovalute.

Mancano i dettagli a proposito dei cosiddetti “certain clients” e cosa si intenda esattamente con questa definizione. Inoltre, le transazioni in criptovaluta non sono in elenco nella sezione dedicata alle strategie d’investimento, disponibili solo per i “proprietary accounts” come nel caso dei fondi di famiglia.

Tudor Investment Corp. non è la prima grande impresa ad annunziare l’acquisto di criptovalute senza rivelare i dettagli della loro custodia. Britain’s Ruffer Investment ha fatto qualcosa di simile quando ha acquistato 745 milioni di dollari in Bitcoin lo scorso novembre. Allora nessuna informazione è stata rilasciata a proposito dei proprietari delle monete. Solo in seguito sono emersi dettagli sulla custodia, stando a quanto afferma Coinbase.

Fonte: CoinDesk.com

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