Durante l’ultima apparizione in un podcast con Lex Fridman, Elon Musk ha negato ancora una volta i rumors sulla possibilità che lui sia Satoshi Nakamoto.
Ha detto che lo scienziato e crittografo Nick Szabo, anche lui ha negato di aver creato Bitcoin, sia tra i principali responsabili della diffusione delle idee che hanno permesso la nascita della prima criptovaluta.
Da quando la latenza di Bitcoin si è allungata, Musk sostiene che lo scopo della criptovaluta sia di essere usato come riserva di valore. Mentre non ha alcuna utilità come valuta di pagamento.
Musk ha sottolineato che Dogecoin ha un volume molto maggiore di transazioni, per portata e anche con costi più bassi rispetto a BTC.
I blocchi di piccole dimensioni e con lunghi tempi di sincronizzazione avevano un senso nel 2008. Allora internet non poteva contare su una struttura molto stabile. Oggi invece, la lentezza di Bitcoin appare quasi ridicola secondo Elon Musk.
Il numero uno di Tesla ha lodato Dogecoin per la sua natura inflazionistica, perché se una moneta è troppo deflazionistica, cioè il suo valore è destinato a crescere nel tempo, si è più riluttanti a spenderla.
Alla domanda sulla possibilità di usare Dogecoin su Marte, Musk ha detto che il Pianeta Rosso avrà una valuta diversa dato che sarà difficile sincronizzare le transazioni.
Il miliardario, che vanta una profonda conoscenza del sistema monetario grazie al precedente coinvolgimento in PayPal, sostiene che il sistema finanziario attuale è fuori dal tempo.
Le banche continuano ad acquistare, nel 2021 mainframe e usano ancora il codice COBOL.
Ha aggiunto che il governo è in grado di interferire con il database della valuta circolante. Questo particolare rende possibile stampare nuovo circolante. Dal suo punto di vista, la scelta delle banche centrali di stampare nuovo denaro diluendo la quantità di circolante è una sorta di tassazione occulta. Dal punto di vista di Musk, le criptovalute sono in grado di contrastare questo fenomeno.