Cosa rappresenta oggi Ethereum per il mondo delle criptovalute?
Attualmente, ci sono oltre 195 milioni di indirizzi univoci su Ethereum, un numero in costante aumento. Questa situazione, che rappresenta un ottimo indicatore per la blockchain, segnala anche che l’infrastruttura è in grado di attrarre gli utenti e automaticamente, gli sviluppatori.
Inoltre il numero totale di utenti sta crescendo indipendentemente dal fatto che Ether valga $ 3.500, $ 4.700 o $ 1.100. Ciò significa che la rete è sana e in continua espansione.
Un’ulteriore prova che Ethereum rimane la rete di livello 1 più interessante è il suo TVL di oltre $ 45 miliardi, ben al di sopra del suo concorrente più vicino, BSC (BNB), che ha un TVL inferiore a $ 6 miliardi. Fino a poco fa al secondo posto c’era Terra…
Ethereum ha più di 400 protocolli costruiti su di sé e anche in questo caso troneggia sulle altre chain. Inoltre Ethereum vanta il maggior numero di sviluppatori attivi, più di 4.000. Se il numero di sviluppatori web 3 cresce di anno in anno, e se Ethereum è la rete più attraente per loro, significa che i migliori sviluppatori e le migliori piattaforme continueranno probabilmente a sbocciare in questo ecosistema.
Ecco il quadro attuale di questa blockchain che ci serve per capire meglio il futuro. In questo caso il futuro si chiama Ethereum 2.0, o Serenity.
Si tratta di un aggiornamento radicale resosi necessario per elaborare un numero elevato di transazioni al secondo – la scalabilità – destinato ad aumentare ulteriormente in futuro. Attualmente Ethereum non è in grado di assicurare elevata scalabilità.
Altro nodo riguarda il consumo energetico: la proof of work attualmente in uso è energivora. La futura proof of stake sostituirà i miner con lo staking e la convalida dei voti, riducendo drasticamente questo consumo.
Quindi cos’è esattamente Ethereum 2.0?
Ethereum 2.0 è un aggiornamento della blockchain di Ethereum. In tre passaggi si intende rendere la rete più efficiente e scalabile grazie ad alcuni importanti cambiamenti.
Il primo passo è stato compiuto con la Beacon Chain nel dicembre 2020, quando è stata lanciata questa rete completamente separata dalla rete principale. Tale rete utilizza la proof of stake: qui ogni nodo validatore deve avere 32 Ether in stake. L’obiettivo è testare questo sistema in parallelo, prima di implementarlo sulla rete principale di Ethereum.
Il secondo passaggio consiste nel collegare le due reti, la mainnet, ovvero la rete con cui stiamo interagendo attualmente, e la Beacon Chain.
Questo passaggio introdurrà la proof of stake sulla rete principale ma per gli utenti non ci saranno cambiamenti: le transazioni e le app continueranno a funzionare allo stesso modo, solo con un diverso meccanismo di consenso.
Quindi, per chiarire, Ethereum 1.0 ed Ethereum 2.0 sono due livelli diversi, in riferimento all’esecuzione e al consenso.
Il prossimo step ci sarà probabilmente alla fine di quest’anno o all’inizio del 2023. Si tratta dello sharding. Lo sharding, in questo contesto, significa che invece di avere tutte le operazioni che si svolgono su una sola blockchain, come accade attualmente, ci sarà una divisione in altre 64 chain – o shard.
In teoria, quest’ultimo aggiornamento aumenterà la sicurezza della rete poiché il livello di decentralizzazione aumenterà. In realtà Ethereum è già attualmente una rete sicura. Ma ciò che è importante è che aumenterà la scalabilità perché le transazioni verranno elaborate in parallelo anziché in un sistema consecutivo come accade ora dove i nodi devono essere convalidati e i blocchi vengono elaborati uno dopo l’altro.
È come se tutte le transazioni processate adesso sulla rete fossero automobili che viaggiano su una strada a senso unico. Dopo l’introduzione dello sharding, tutte le auto potranno percorrere una qualsiasi delle 64 nuove strade parallele.
Altro punto importante da ricordare. Nell’agosto 2021 è stato implementato l’aggiornamento EIP 1559 in occasione del lancio del London fork che introduce il meccanismo del burning. Da allora sono stati bruciati oltre 2 milioni di Ether.
Ether è ancora una coin inflazionistica perché vengono generati 5 milioni di coin all’anno e ne vengono bruciati 3 milioni.
Ma quando verrà introdotta la proof of stake sulla rete principale, verrà generato meno di un milione di ETH all’anno. Ether diventerà a quel punto una coin deflazionistica e una riserva di valore.