Secondo la norma che entrerà in vigore la prossima settimana, alcuni fondi d’investimento tedeschi potranno destinare fino al 20% del patrimonio in asset digitali. Questa è stata la risposta del governo alla crescente domanda da parte di vari istituti nei confronti di questo settore.
Secondo il report pubblicato da Bloomberg il 30 luglio, gli Spezialfonds, i fondi d’investimento tedeschi che sottostanno a specifiche regole, saranno interessati dalla nuova legge. Questi fondi gestiscono circa 1,8 trilioni di euro e sono accessibili solo agli investitori istituzionali locali, come i fondi pensione e le assicurazioni.
Tim Kreutzmann, esperto in criptovalute presso l’organo istituzionale sugli investimenti tedesco il BVI, ha sottolineato che la maggior parte dei fondi intende partire con cifre più piccole.
Anche se la legge risponde a una domanda crescente nei confronti delle criptovalute, il mercato degli investitori istituzionali locali rimane comunque scettico nei confronti di questo asset noto per la particolare volatilità.
Sembra di diverso avviso Deutsche Bank che ha dimostrato già in passato il proprio sostegno alle criptovalute. Il CIO Christian Nolting ha evidenziato la crescita che ha caratterizzato l’asset class negli ultimi anni specie dopo la pandemia di Covid-19. È convinto che le criptovalute resteranno anche in futuro: “I think that by now, it is clear that cryptocurrencies (in some form) are here to stay, but I would argue that they are far from a mainstream asset class”.
Invece ritiene che le CBDC possano danneggiare gli asset digitali e ridurre le loro possibilità di servire come strumento alternativo di pagamento. Il dirigente di Deutsche Bank ha anche comparato Bitcoin all’oro, sostenendo che la principale criptovaluta ha tutte le qualità del metallo prezioso.
Ha anche aggiunto che un giorno BTC “could ultimately replace gold as a store of value”.