In un report di Hacken, società di cybersecurity, si denuncia che nei giochi play-to-earn P2E sono presenti considerevoli vulnerabilità che aprono la strada ad attacchi hacker.
Stando al rapporto, le misure di sicurezza attuate dalle aziende operanti nel settore dei crypto games sono del tutto insoddisfacenti.
Tali aziende mettono spesso i profitti al primo posto rispetto alla sicurezza non prendendo le adeguate precauzioni contro eventuali attacchi hacker:
“GameFi projects […] do not follow even the most essential cybersecurity recommendations, leaving malicious actors numerous entry points for attacks.”
Hacken ha analizzato 31 realtà GameFi e nessuna di queste ha raggiunto il livello massimo di sicurezza AAA: di queste, 16 hanno invece ricevuto la valutazione peggiore, D.
In pratica, un attacco hacker su queste piattaforme è solo una questione di tempo.
Tra i parametri presi come riferimento per effettuare tali valutazioni c’è la presenza o meno di un’assicurazione che consentirebbe alle aziende, in caso di furto, di recuperare immediatamente i fondi sottratti.
Nessuna di tali aziende possiede un’assicurazione del genere.
Un altro parametro è la presenza del programma bug bounty che permette a tutti di scoprire e segnalare dei bug e ricevere per questo dei premi.
Solo 2 delle 31 aziende esaminate adotta questo programma: Axie Infinity e Aavegotchi.
Il report evidenzia inoltre che solo 14 aziende hanno completato un audit per il token e solo 5 per la piattaforma.
Un altro punto che rimane scoperto in questo settore è quello dei bridge. Ricordiamo l’attacco hacker in cui sono stati rubati $615 milioni ad Axie Infinity tramite il bridge Ronin, probabilmente il furto maggiore nel settore crypto.
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