Le autorità russe hanno convalidato l’arresto venerdì del sospetto cofondatore del maggiore marketplace al mondo sul darknet Hydra, appena una settimana dopo che Germania e Stati Uniti ne hanno oscurato la piattaforma.
Stando alle fonti locali, l’individuo è stato identificato come Dmitry Pavlov, amministratore del sito appena oscurato nel darknet. Pavlov è sotto accusa in Russia per aver venduto droga su larga scala.
Le autorità tedesche hanno annunciato all’inizio del mese di aver preso il controllo dei server tedeschi di Hydra e messo sotto sequestro un patrimonio di $25 milioni in Bitcoin. Il Dipartimento di Giustizia USA ritiene che il trentenne Pavlov sia l’amministratore dei server di Hydra.
Si stima che Hydra produca un reddito annuale di $1,35 miliardi, secondo le indagini dell’Ufficio Centrale nella lotta contro il Cybercrime (ZIT) e l’Ufficio di Polizia Criminale Tedesco (BKA). Si attesta così come il maggiore mercato del darknet in tutto il mondo finora.
Pavlov ha dichiarato di non essere a conoscenza delle accuse e si dichiara innocente. Se fosse ritenuto colpevole rischia la detenzione tra i 15 e i 20 anni.
L’accusa a suo carico formalizzata lo scorso 5 aprile fa riferimento a cospirazione per la vendita di narcotici e riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite.
Gli Stati Uniti hanno accusato la Russia di essere in combutta con le organizzazioni criminali che commettono crimini connessi alle criptovalute, compresi i mercati illegali sul darkweb o le attività di ransomware.