Le banche centrali di mezzo mondo stanno lavorando duro per sviluppare e testare una propria CBDC, tra queste adesso c’è la Banca d’Israele che ha appena lanciato un programma pilota per la propria criptovaluta e intende creare la propria CBDC usando il network di Ethereum.
Il progetto in sé presenta numerose sfide.
Tra le banche che hanno intrapreso la strada delle valute nazionali digitali ci sono Cina, Svezia, Giappone e Francia. Tutti questi paesi già da anni lavorano alla propria valuta, quindi presentano un certo vantaggio rispetto agli ultimi arrivati come Israele.
Il paese mediorientale si trova quindi alle prime fasi dello sviluppo della CBDC, secondo quanto riportato di recente.
Il Project Manager per la CBDC della Banca, Yoav Soffer, ha spiegato che la decisione di usare la tecnologia ETH è momentanea e serve per effettuare delle prove, non è detto che poi questa rimanga come supporto definitivo.
Lo scopo di questo test è di fare delle prove e identificare vantaggi e svantaggi delle valute digitali, per questo motivo Ethereum appare come un buon punto di partenza rispetto ad altri network.
Soffer ha spiegato che la scelta di intraprendere questa strada non è stata facile. Ha sottolineato la complessità del progetto che rende difficile fare previsioni sull’effettiva durata della fase di test o, addirittura, se possa avere fine.
Le sfide sono molte, a partire dall’incertezza sulla reale capacità di questo strumento di servire la popolazione locale. L’infrastruttura per un prodotto di questo tipo non è pronta per resistere nel lungo termine, e mancano le soluzioni di supporto in caso di guasti o interruzioni del funzionamento del network.
Infine, la banca dovrebbe creare una CBDC accessibile e competitiva rispetto agli altri sistemi di pagamento.