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Musk Non Farà Parte del Bitcoin Mining Council

La tanto attesa composizione del Bitcoin Mining Council è stata finalmente svelata, ed Elon Musk non c’è.

A maggio l’iniziativa era stata annunciata da Musk e l’amministratore e proprietario di MicroStrategy Michael Saylor, con lo scopo di: “promote transparency, share best practices, and educate the public on the benefits of Bitcoin and Bitcoin mining“.

Fino a oggi il Consiglio ha raccolto intorno a sé un gruppo nutrito di compagnie USA che hanno a che fare con Bitcoin, comprese le aziende di mining come Argo e Riot, e la newyorkese Galaxy Digital.

Saylor aveva annunciato su Twitter maggiori dettagli a proposito dello scopo del gruppo giovedì scorso:

  • All Bitcoin miners are supposedly free to join (provided they believe in the mandate).
  • The group’s founding members are taking on all related expenses for the first year.
  • A big part of the Council’s focus will be on Bitcoin’s energy usage, which it views as “a feature, not a bug.”

Michael Saylor

Quindi, di cosa si occuperà il Bitcoin Mining Council? Sappiamo che il miliardario capo di Tesla non parteciperà alle iniziative. Musk è stato sinonimo di Bitcoin fino a poche settimane fa. Questo fino a quando non ha iniziato a propendere per Dogecoin.

Non è invece ancora molto chiaro che cosa si perderà Musk. Malgrado gli obiettivi chiari, non si sa bene quali siano i piani del Bitcoin Mining Council, o meglio, non sono ancora stati resi noti.

Di certo il primo punto in agenda è sollecitare le aziende che si occupano di mining di Bitcoin a rivelare esattamente da quali fonti provenga l’elettricità che usano. Una mossa necessaria per placare i timori molto diffusi sul fatto che l’industria basata sul protocollo Proof-of-Work sia estremamente energivora.

Non è chiaro ancora in che modo queste informazioni verranno divulgate o raccolte. Si sa che tutti gli attori coinvolti in questo business collaborano alla creazione di un’economia decentralizzata, la cui principale caratteristica è che nessuno ha l’autorità di imporre regole ad altri.

I critici hanno anche sottolineato che gran parte delle attività di mining avvengono in Cina, il che diminuisce ulteriormente il potere del Consiglio.

Seppure l’iniziativa possa rappresentare un duro colpo per Musk, rimane il fatto che il CEO di Tesla influenza i mercati delle criptovalute anche solo postando la foto di un cane su Twitter.

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