Nasdaq 100 in un “mercato ribassista”, una recessione sempre più vicina

Con il calo del 6% durante la giornata di negoziazione, il Nasdaq 100 si trova in un mercato ribassista dove il rischio di recessione è sempre più alto.

Il 4 aprile 2025 si è registrato il calo giornaliero più grande dal 16 marzo 2020, periodo della pandemia da Covid 19. Il mercato azionario statunitense ha perso più valore di tutto il mercato delle criptovalute.

Grafico azioni borsa e uomo a braccia conserte
Nasdaq 100 in un “mercato ribassista”, una recessione sempre più vicina (Cryptorobin.it)

I dazi imposti dal presidente Donald Trump hanno innescato una tempesta sui mercati finanziari come era prevedibile. I timori di una recessione diventano ogni giorno più forti e il crollo di Wall Street non è un segnale di buon auspicio. La guerra commerciale è in atto e oltre 100 Paesi sono stati colpiti dalle nuove tariffe seppur con differenze significative. L’UE ha un dazio del 20%, Giorgia Meloni ha definito questa strategia USA sbagliata ma ha anche lasciato intendere che non tutto è perduto e si può lavorare per negoziare con gli americani e per arginare le conseguenze delle tariffe.

Tra gli effetti più rapidi dell’imposizione il crollo di Wall Street. Il mercato azionario statunitense nella giornata del 4 aprile ha perso 3,25 trilioni di dollari, 570 miliardi in più rispetto la valutazione di tutto il mercato delle criptovalute (2,68 trilioni di dollari). I Bitcoin in particolare stanno resistendo e nonostante un comprensibile calo rimangono forti e richiesti dagli investitori.

Wall Street crolla, i Bitcoin resistono

Alcuni dati per descrivere la situazione al 4 aprile. I titoli Magnificent-7 sono crollati dopo i dazi di Trump, Tesla e Apple sono tra i maggiori perdenti con un calo rispettivamente del 10,42% e 7,20%. Male anche Nvidia – beniamina del mercato – con il 7,36%. Nasdaq 100 è in un mercato ribassista come confermato da questo calo su tutta la linea e dalla riduzione del 6% nella giornata di negoziazione. Amazon.com è scesa del 5,5%, Microsoft e Alphabet del 2,5% e Meta del 4%.

Wall Street Borsa
Wall Street crolla, i Bitcoin resistono (Cryptorobin.it)

La probabilità di recessione è oggi oltre il 60%, comprensibile dato il -11 trilioni da 19 febbraio delle azioni statunitensi. Secondo la lettera di Kobessi se i dazi continueranno la recessione sarà “impossibile da evitare”. Solo il settore delle criptovalute sembra reggere mentre il mercato azionario continua a crollare. Bitcoin, come detto, rimane forte e cercato dagli investitori più come oro digitale che per moneta di scambio peer-to-peer.

Anche chi in passato ha mostrato reticenze nei confronti delle criptovalute si sta ricredendo. Il trader tecnico Urkel ha sostenuto che Bitcoin “non sembra preoccuparsi minimamente delle guerre tariffarie e del crollo dei mercati” con uno scambio a 83.720 dollari nel momento in cui l’articolo viene scritto. Non è l’unico, il commentatore del mercato azionario Dividend Hero ha affermato di nutrire ora molto interesse per la criptovaluta che non è crollata al contrario del mercato azionario.

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