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Oltre 200.000 Ethereum Bruciati Da EIP-1559

Ha superato le 200.000 unità la quantità di Ethereum bruciati da EIP-1559, il recente aggiornamento che brucia le commissioni sulle transazioni che in passato venivano corrisposte ai miner. Il valore si aggira intorno a 675 milioni di dollari.

Di preciso sono stati bruciati 204.281,8 ETH secondo le stime di ethburned.info.

Si stanno bruciando ogni ora 300 ETH, che al cambio attuale valgono circa 1,2 milioni di dollari. Ieri il network ha bruciato in totale 10.675 ETH venerdì sono stati 13.839 ETH.

EIP-1559 è stato introdotto all’inizio di agosto per velocizzare l’aggiornamento Ethereum 2.0, la versione di nuova generazione di Ethereum che traghetterà la blockchain dal sistema di verifica proof-of-work, un sistema di verifica delle transazioni che richiede un intenso sforzo computazionale, alla verifica proof-of-stake, un algoritmo più sostenibile sul piano ambientale che richiede minore quantità di energia per essere eseguito.

Per farlo, EIP-1559 elimina dalla circolazione gli ETH invece di pagarli ai miner che convalidano le transazioni attraverso il calcolo proof-of-work. Questo aggiornamento ha suscitato malumori tra i miner che avevano fatto grossi investimenti per l’acquisto delle schede grafiche necessarie per il mining di Ethereum.

La fusione di Ethereum con la versione proof-of-stake della sua blockchain dovrebbe avvenire quest’anno o all’inizio del 2022. Serviranno comunque alcuni anni prima che Ethereum 2.0 possa avere le stesse funzionalità per gli smart contract come avviene per Ethereum 1.0.

Uno degli effetti collaterali attesi dall’implementazione di EIP-1559 era la riduzione dell’ammontare delle fee o, al massimo, una loro maggiore prevedibilità. Eppure le commissioni su Ethereum sono ancora alle stelle, e crescono per via della crescente popolarità dei progetti legati agli NFT.

In questo momento, un singolo scambio su Uniswap costa 76,31$, e un trasferimento di un ERC-20 costa 24,8$. Il maggiore consumatore di energia in questo momento è il marketplace di NFT OpenSea, che ha usato l’11,65% di tutto l’ammontare dell’energia impiegata per alimentare il network di Ethereum nelle scorse 3 ore, e il 15% il giorno prima.

Non c’è dubbio che i miner assistano alla cosa con invidia.

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