Il presidente del Banco Central de Reserva del Perù, Julio Velarde, ha annunciato ufficialmente che il suo paese entrerà a far parte della lista di nazioni che hanno scelto di sviluppare una central bank digital currency (CBDC).
Velarde ha dichiarato durante una conferenza con i vertici del settore industriale a Lima, capitale del Perú, che i sistemi di pagamento e il sistema finanziario saranno completamente diversi da come li conosciamo già tra otto anni.
Durante la conferenza, Velarde ha affermato inoltre che la banca centrale che lui rappresenta si assocerà alla Federal Reserve indiana, alla Banca Centrale di Singapur e alla Banca Centrale di Hong Kon per portare avanti lo sviluppo di una CBDC.
Velarde ha spiegato che, seppure il paese non possa contare su molte risorse, può prendere l’iniziativa per modernizzarsi e così, in futuro, contare su un’economia più forte. L’obiettivo è riuscire a competere con le economie sudamericane più forti, come Brasile o Messico.
Secondo i dati forniti dal Consiglio Atlantico, oggi sono oltre 87 i paesi che stanno sviluppando una propria CBDC. Questo suppone un aumento sostanziale rispetto ai 35 che avevano dichiarato la propria intenzione di farlo a marzo del 2020.
Seppure non intenda adottare una CBDC, è stata soprattutto la scelta di El Salvador di adottare il Bitcoin con corso legale lo scorso 7 settembre, a dare l’impulso a concentrare le proprie attenzioni sugli asset digitali in tutta l’area del Sud America.
Messico e Brasile stanno progettando di implementare le proprie CBDC già prima del 2023, mentre le Bahamas hanno già adottato la propria CBDC, il Sand Dollar.
Ora che anche il Perù si aggiunge ai partner per lo sviluppo della CBDC, la Reserve Bank indiana progetta il lancio di una fase di test della rupia digitale già entro la fine dell’anno. Ma sembra non avere voglia di fare le cose di fretta, dato che sta prendendo tempo per assicurarsi uno sviluppo fluido delle varie fasi del progetto.