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Ripple ($XRP) – La Crypto Che Piace Agli Istituti Finanziari

ripple xrp banche

Oggi parliamo di Ripple (XRP) la crypto che si rivolge agli istituti di credito e che ha una natura centralizzata.

Storia

Ripple nasce nel 2004 come Ripple Lab. e si trasforma nel corso degli anni con diversi nomi e società.

Viene poi fondata ufficialmente nel 2013 da Chris Larsen, un uomo d’affari della Silicon Valley che in passato si era occupato di sistemi di pagamento peer-to-peer, insieme a Jed McCaleb.

Nel 2014 era già diventata la seconda valuta per capitalizzazione e nominata come una delle migliori società al mondo dalla rivista Forbes.

 

Causa Con La SEC

Ma il successo o il mancato successo (visto che è una delle criptovalute più anziane e si è apprezzata solo nell’ultimo anno) è legato alle controversie con la SEC (Securities and Exchange Commission), peraltro tuttora in corso anche se nel 2020 Ripple sembrava essere definitivamente uscita dall’incubo.

Ma in che cosa consiste la causa?

La causa tra Ripple e SEC è partita proprio su iniziativa dell’Authority, che ha accusato l’exchange di aver emesso XRP senza licenza.

Il fatto che Bitcoin ed Ethereum avessero seguito la stessa identica procedura, non è stato preso in considerazione dalla SEC che ha infatti motivato la sua accusa spiegando che BTC e ETH sono decentralizzati, cosa che non si può dire per XRP.

 

Progetto

Proprio così. Ripple è infatti una blockchain particolare, che si rivolge prevalentemente a banche e istituti di credito e finanziari, un’utenza per così dire business, ed è quindi per sua natura più centralizzata.

A vigilare sui nodi e quindi sulle transazioni ci sono infatti i nodi validatori.

 

Architettura

Ripple funziona su una piattaforma digitale di pagamenti chiamata Ripple.net e funziona grazie a un database denominato Ripple Ledger.

L’obiettivo primario è quello di offrire pagamenti sicuri e veloci rispetto a quelli degli istituti finanziari tradizionali.

L’XRP Ledger permette di registrare un pagamento ogni 4 secondi e ha un meccanismo di consenso che si basa, come detto, sui nodi validatori.

Questi nodi garantiscono la correttezza delle transazioni. Il meccanismo si basa dunque su una proof of stake, dove però sono solo i nodi validatori a prendere le decisioni che contano.

Questa centralizzazione è proprio la peculiarità di Ripple che, da una parte, ha favorito l’ingresso degli istituti finanziari ma, dall’altra, le è valsa le ire della SEC che non la ritiene una Crypto decentralizzata come Bitcoin o Ethereum.

 

Tokenomics e Roadmap

XRP è attualmente la settima criptovaluta per capitalizzazione con un market Cap di 51 miliardi di dollari e un valore di mercato intorno al dollaro.

Sulla roadmap di Ripple (vi avvisiamo, è particolarmente lunga) potete consultare il Whitepaper per verificare tutti i progressi fino ad oggi.

 

Partnership

Per quanto riguarda le partnership, come detto, abbiamo banche e istituti di credito.

Il gruppo spagnolo Santander ha collaborato con Ripple sul processo di pagamento internazionale.

I clienti al dettaglio e commerciali della banca erano insoddisfatti della mancanza di trasparenza sulle commissioni durante l’invio di denaro all’estero, nonché della bassa velocità di ogni transazione.

Con Ripple abbiamo invece una transazione ogni 4 secondi: una collaborazione che dunque ha soddisfatto Santander.

 

Conclusioni

Purtroppo ad oggi la valutazione di Ripple è stata frenata dalla causa con la SEC che è tuttora in corso.

La parziale vittoria di Ripple a inizio anno ha favorito la salita del valore di XRP che stenta però a decollare definitivamente.

Rimane quindi un asset piuttosto rischioso, anche se con potenziali guadagni molto alti.

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