Oggi 14 luglio scade il termine entro cui gli operatori di criptovalute devono iscriversi nell’apposito registro dell’Organismo agenti e mediatori (Oam).
Chi non rispetterà questa scadenza da domani opererà in Italia in modo abusivo.
Gli operatori comunitari devono avere “stabile organizzazione nel territorio della Repubblica”, quelli non comunitari devono avere sede legale e amministrativa in Italia.
È proprio quello che hanno fatto gli altri operatori, a cominciare da Binance che ha aperto una sede a Lecce e sta assumendo circa 100 impiegati dopo aver ottenuto la licenza.
Lo hanno fatto Young Platform, Tesora, Anubi Digital, CheckSig, Blockeras, Platypus, Cryptosmart, Conio, Bitpanda, Tinaba, Chainside, Cls, The Rock Trading.
L’ultimo in ordine di tempo è stato il colosso Coinbase (sede a Parma), il maggior exchange in USA, che si è iscritto a pochissimi giorni dalla scadenza.
Prima ancora che partisse il registro Oam erano già stati fissati i contributi per gli operatori: 8.300 euro una tantum o 500 euro per le persone fisiche.
Sul sito dell’Oam è presente una sezione in cui è possibile segnalare un abusivo e, in particolare, “lo svolgimento di attività riservate ai soggetti iscritti da parte di operatori che appaiono privi della relativa iscrizione”.