Tanti cittadini perdono soldi perché non sanno di poter recuperare parte delle spese condominiali tramite modello 730.
Nella prossima dichiarazione dei redditi potreste inserire alcune spese condominiali sostenute nel corso del 2024 e recuperare parte dell’importo corrisposto. Perché perdere questa occasione?
I datori di lavoro hanno inviato i CUD lo scorso marzo. Ora i lavoratori dovranno procedere con la compilazione del modello 730 entro il 30 settembre. Ci vuole parecchio tempo prima della scadenza ma muoversi con largo anticipo significa recuperare il rimborso già a luglio oppure ad agosto. La maggior parte dei contribuenti proprio per questo iniziano a raccogliere la documentazione necessaria per la dichiarazione dei redditi già ad aprile, in modo tale che a maggio appena sarà possibile procederanno con la presentazione.
Gli utenti possono agire in autonomia utilizzando la dichiarazione precompilata messa a loro disposizione nell’area personale del sito dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa possono, dietro pagamento, chiedere il supporto di CAF e patronati. Tutte le spese detraibili concorreranno al calcolo del rimborso che il dipendente riceverà direttamente in busta paga mentre il pensionato sul cedolino della pensione. Parliamo delle spese mediche, veterinarie, scolastiche e anche delle spese condominiali. In quali casi?
I condomini che hanno affrontato spese condominiali per interventi sulle parti comuni dell’edificio possono portare queste spese nel modello 730. Tra i lavoro detraibili ci sono quelli del Bonus ristrutturazione, Ecobonus, Superbonus, Bonus sicurezza, Sismabonus e del vecchio Bonus verde ormai cancellato. Bisognerà calcolare la quota detraibile considerando la quota millesimale di proprietà all’interno del condomino.
L’amministratore rilascerà l’attestazione seguendo questo principio. Da sottolineare che la detrazione edilizia spetta al contribuente che ha effettivamente sostenuto la spesa. Se i lavori, quindi, sono stati pagati da terze persone rispetto a quelle indicate nel documento dell’amministratore di condominio, allora sarà possibile integrarlo indicando la giusta imputazione delle spese.
L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti proprio per spiegare meglio questa circostanza. Poniamo il caso di due coniugi dove solo il marito ha sostenuto le spese dei lavori di ristrutturazione essendo la moglie senza redditi e a carico del marito. Se l’amministratore ha comunicato all’AdE che la spesa è stata sostenuta in parti uguali dai coniugi conviventi (50% dal marito e 50% dalla moglie) quale percentuale di rimborso potrà avere il contribuente che presenta il 730?
L’AdE spiega che sul documento rilasciato dall’amministratore, l’interessato dovrà indicare i propri estremi anagrafici e attestare di aver sostenuto tutte le spese. Se il modello 730, poi, è congiunto anche la moglie potrebbe comunque avere la quota personale di rimborso IRPEF usando la dichiarazione dei redditi del marito mantenendo la tassazione separata e il conteggio delle spettanze individuale.
La crisi continua, le azioni bancarie crollano e cala sempre più l'ombra della recessione dopo…
La resilienza del Bitcoin è durata poco, nel weekend è iniziata una discesa con perdite…
L'esenzione ticket sanitario permette di risparmiare sui costi di visite ed esami a condizione che…
La donazione si può inserire nel modello 730/2025 con possibilità di scelta tra detrazione e…
Il Bitcoin mostra una forte resilienza davanti alla capitolazione del mercato e inizia a dissociarsi…
Tra i Bonus edilizi c'è una misura dedicata a chi deve ristrutturare casa per i…