Steve Aoki è coinvolto nel mondo NFT come artista visuale già da qualche anno e come musicista vorrebbe che questa rivoluzione invadesse anche l’industria musicale.
Aoki è anche appassionato dei Gala Games e l’ultimo evento, il Gala Music. Durante l’evento ha parlato del tema durante un convegno privato.
La COO dei Gala Games Buxton ha parlato del settore gaming e della musica, il dibattito ha coinvolto diversi artisti del calibro di BT, che è intervenuto parlando del suo progetto Orbs NFT, che è stato lanciato lunedì. Si è parlato anche della difficoltà di accedere a questo mercato per via degli alti prezzi in entrata che costituiscono una barriera per molti.
In questo contesto è intervenuto Aoki che si è definito un “futurista”. Ha detto di ritenere gli NFT l’unico strumento in grado di trasformare il settore musicale che in questo momento non è in grado di garantire entrate sufficienti per gli artisti.
Ha spiegato che il 95% delle sue entrate è costituito dalle sezioni live dj set e non dai diritti che vengono riconosciuti sulla sua musica.
“If I didn’t have DJ-ing… I would have to get a job”.
Ha quindi affermato che i profitti derivati da 10 anni di attività come musicista non si avvicinano nemmeno a quanto sia riuscito a ottenere grazie agli NFT lo scorso anno.
In parte, la ragione dell’entusiasmo suscitato dagli NFT deriva dalla presa che hanno sulla loro community che li supporta e ne aiuta lo sviluppo, ha spiegato il musicista. Per Aoki si tratta di un grande vantaggio, specie se si considera il seguito che hanno molti artisti tra il proprio pubblico.
Ha fatto l’esempio di BTS anche se non ha parlato delle critiche che le pop star coreana hanno ricevuto dopo aver annunciato i propri NFT.
Steve Aoki è un collezionista ma anche un creatore di NFT. Possiede alcuni Bored Ape Yacht Club (BAYC), e ha lavorato sul marketplace di NFT basato su Solana. Adesso è pronto a lanciare Aokiverse, un club per i fan basato su NFT che promette interazioni con il mondo reale.