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Tether Non Ha Emesso USDT Da Maggio, E Va Bene Così

Il più grosso tra i promotori di stablecoin Tether non ha emesso un solo USDT sul network di Ethereum da 50 giorni, mentre altri asset simili guadagnano terreno

Stando ai dati recenti, l’ultimo USDT è stato minato su Ethereum il 31 maggio. Il valore totale di USDT ERC20 minati adesso si aggira intorno a 28,9 miliardi di dollari.

Tra le ragioni si può trovare il calo della domanda per via dell’alto prezzo delle fee che gli utenti pagano per interagire con gli smart contract del network. Ad aprile, Tron ha spodestato Ethereum come chain scelta per USDT.

D’altro canto, mentre USDT perde terreno sull’ecosistema di Ethereum altre stablecoin sono subentrate crescendo in maniera importante. Per esempio USD coin (USDC) che ha guadagnato terreno dall’inizio dell’anno malgrado le alte fee.

I dati mostrano che USDC ha registrato una crescita di oltre 1.800% solo nel 2021, e la quantità di monete circolante è passata da 1,3 miliardi a 25,7 miliardi in sette mesi.

Gli analisti ritengono che la quantità totale di USDC ERC20 potrebbe raggiungere e persino superare quella di USDT presto.

Anche se USDT sembra sul punto di perdere il primato su Ethereum che l’ha caratterizzata negli ultimi sette anni, il Chief Technology Officer di Tether Paolo Ardoino ritiene che la competizione faccia bene al mercato.

In una serie di tweet ieri, Ardoino si è detto sconcertato dal tenore di commenti che dichiarano che i concorrenti stanno per scalzare Tether. “Everyone takes from the king, not from the smallest. Duh… (but click-baiting is more important). Competition and diversification are key for success in any industry”.

Inoltre, il CTO ha aggiunto che chiunque in Tether è orgoglioso dei risultati raggiunti e lusingato dal fatto che l’idea nata nel 2014 è diventata qualcosa di così importante. Ritiene inoltre che una maggiore presenza di stablecoin sul mercato semplifica l’ottenimento di una regolamentazione più equa.

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