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Uniswap ($UNI) – è arrivata la versione 3.0

Uniswap è uno tra i primi exchange decentralizzati a essere stato creato, il suo token è UNI. A maggio ha avuto un importante aggiornamento che vedremo da vicino.

La storia di Uniswap

Uniswap è un exchange decentralizzato che è nato ufficialmente il 2 novembre 2018, quindi circa tre anni fa. Più o meno lo stesso periodo in cui sono nati gli exchange decentralizzati.

È stato creato da Hayden Adams, un ingegnere elettronico che in passato ha lavorato per Siemens, poi ha dato vita a questo nuovo progetto.

Cos’è Uniswap

Uniswap è un protocollo finanziario decentralizzato utilizzato per lo scambio di criptovalute. Il protocollo facilita le transazioni tra i token di criptovalute sulla blockchain di Ethereum attraverso l’uso di contratti intelligenti.

Per quanto riguarda il funzionamento di Uniswap, si può considerare come un DEX molto simile ad altri exchange come per esempio Sushiswap o Pancakeswap.

In pratica il funzionamento è sempre molto simile, bisogna fornire liquidità all’exchange con due criptovalute in nostro possesso che vengono spostate sull’exchange tramite un wallet, per guadagnare in cambio degli interessi.

A seconda della quota che abbiamo messo nel pool di liquidità, riceveremo infatti degli interessi. Anche in questo caso, naturalmente siamo esposti ai soliti problemi di impermanent loss, cioè una perdita temporanea di fondi perché cambia il prezzo degli asset forniti, e ad altri rischi che sono insiti in questo tipo di piattaforme.

Tokenomics di Uniswap

Per quanto riguarda la tokenomic di Uniswap, oggi ha una capitalizzazione di mercato che lo colloca tra le prime dieci criptovalute con un valore di mercato che oscilla tra i 15 e i 40 dollari.

Il token si chiama UNI, e nell’ultimo anno come si può evincere anche dai vari grafici, ha avuto un rendimento davvero impressionante. Un dato che dà bene l’idea della sua ottimizzazione e del buon funzionamento della piattaforma.

Per quanto riguarda la distribuzione, possiamo evidenziare che un miliardo di UNI è stato coniato alla genesi e diventerà accessibile nel corso di quattro anni.

La dotazione iniziale per i prossimi quattro anni è così fatta: il 60% dei token sono dati ai membri della comunità di Uniswap, il 21% ai membri del team e ai futuri dipendenti, il 18% agli investitori e lo 0,69% ai consulenti.

Uniswap 3.0

Parliamo adesso degli aggiornamenti in particolare della versione 3.0 che introduce importanti cambiamenti per i pool di liquidità e nello specifico per quanto riguarda l’efficienza del capitale impiegato.

Va precisato che siamo ancora in una fase iniziale, attenti quindi ai cambiamenti perché la versione 2.0 convive attualmente con la versione 3.0, quindi si possono usare entrambe e aspettare il consolidamento della versione 3 e che aumenti il pool di liquidità.

La nuova versione di Uniswap ha cambiato radicalmente il funzionamento, ma soprattutto i rendimenti di Uniswap.

La grande novità introdotta è la Concentrated liquidity, cioè è possibile fornire il capitale in maniera più efficiente. In maniera molto simile questo processo avviene anche su Pancakeswap, su Uniswap viene fornita liquidità sotto forma di coppia di criptovalute.

Immaginiamo una coppia di criptovalute molto stabile, come ad esempio potrebbe essere DAI e USDC, sono prezzi che rimangono costanti nel tempo perché queste due criptovalute sono in realtà due stablecoin, ovvero criptovalute che tendono a rimanere ancorate al valore di un dollaro e la loro forza è proprio in questa stabilità perché si può investire in queste criptovalute senza paura delle fluttuazioni che le normali criptovalute invece hanno.

Quando questa coppia di criptovalute veniva fornita in liquidità, veniva fornita su tutto il range di prezzo quindi su tutta la variazione di entrambe le due criptovalute con prezzi compresi tra 0 e infinito.

Appare chiaro che questa allocazione di liquidità è molto svantaggiosa perché in realtà è queste due valute fluttueranno tra lo 0,99 e l’1,02 dollari.

Adesso, invece, una volta fornite le due criptovalute si potrà anche specificare il range di prezzo entro cui si vuole operare. Naturalmente questo processo è più semplice con le stablecoin visto che il valore è pressoché fisso, ma si può fare anche con valute che hanno fluttuazioni, quindi come Ethereum o Bitcoin eccetera.

In questo caso è possibile lavorare su un range di prezzo più circoscritto e quindi impiegare minor capitale. In pratica per avere gli stessi interessi o guadagni che si ottengono da investimenti per 1milione di dollari, oggi grazie alla Concentrated Liquidity è possibile avere lo stesso rendimento con 3/400.000 dollari. O viceversa, investendo un milione di dollari il guadagno è molto maggiore.

Ovviamente se le crypto dovessero andare fuori dal range prefissato per guadagnare in quella fascia di prezzo, non si guadagneranno fee al di fuori di quel range.

Partnership di Uniswap

Per quanto riguarda le partnership, di cui si possono trovare gli annunci sul blog ufficiale di Uniswap, la più interessante è l’ultima che è stata siglata con Team Secret, una squadra che pratica esports, quindi mondo di videogiochi, quindi una partnership molto importante che è sicuramente di grande attualità.

Conclusioni

Siamo arrivati alle nostre conclusioni. Come già detto per Pancakeswap, gli exchange decentralizzati vanno usati con grande prudenza e senza esagerare a causa dei rischi intrinsechi alla piattaforma. Dalla Impermanent loss fino ad arrivare a problemi di hacking che si sono verificati anche in passato.

Quindi non è mai consigliabile fare un bel hall-in come si dice a poker e mettere tutta la liquidità in exchange anche a fronte di interessi davvero alti.

Quello che di sicuro va valutato di Uniswap è questo passaggio alla versione 3.0 porta un cambiamento importante. Questo concetto di liquidità concentrata è veramente interessante e può fare guadagnare intessi ancora più alti, o ancora meglio gli stessi interessi ma con un tasso di rischio più basso.

Per ora il token UNI non sembra ave ratto giovamento dalla versione 3.0 tanto è vero che dalla presentazione ad oggi in realtà il token non è salito anzi è sceso anche se è un problema generale riferito a tutte le criptovalute.

Rimane un token molto interessante e che porterà nel lungo periodo un grosso giovamento. Tra l’altro la versione 3 ancora non è molto usata, ancora tanti usano la versione 2 per cui ancora le fee non si sono stabilizzate. Lo stesso programma avvisa se si sta usando al versione tre e ci sono delle fee migliori sulla versione 2, quindi si è abbastanza tranquilli.

 

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