Tether USDT, la più grande stablecoin al mondo, parla italiano, avendo Giancarlo Devasini come direttore finanziario, Silvano Di Stefano come direttore degli investimenti e Paolo Ardoino come direttore tecnico.
Come loro stessi denunciano da tempo, Tether è sotto attacco da parte degli investitori allo scoperto che scommettono cioè sul crollo del valore di USDT per ottenere enormi profitti.
Ne ha parlato Paolo Ardoino alla testata online di informazione politica economica e finanziaria Politico.
Tether è sotto attacco soprattutto dal crollo di Terra Luna, lo aveva denunciato proprio Ardoino in una serie di duri tweet a giugno.
Questa vera e propria battaglia è fondamentale per tutto il sistema delle criptovalute perché USDT è un lubrificante indispensabile per i trader di crypto: attraverso di essa passa una quota estremamente elevata di transazioni verso bitcoin.
I venditori short sfruttano il punto debole di Tether e cioè il valore delle riserve che devono garantire il peg con le valute fiat di riferimento. Queste riserve non sono tutte in cash, come si credeva una volta, ma dentro ci sono asset che possono essere venduti con un rapido preavviso.
Tether, inoltre, non fa certificare i propri bilanci da una società terza come Deloitte, PwC, KPMG ed EY che sarebbero state contattate, secondo Ardoino, ma avrebbero rifiutato perché è troppo rischioso definire le regole di un audit di stablecoin e stanno aspettando chiarezza dai regolatori globali.
Tutte scuse, secondo i venditori short come Perring (30% del proprio patrimonio nello shorting di Tether) che ha promesso di donare 1 milione di dollari se Tether aprirà i suoi libri contabili a una società terza.
Tether e Bitfinex sono state multate per 42,5 milioni di dollari per pubblicità ingannevole proprio per aver fatto credere questo.
Secondo il fornitore di dati di mercato Coinalyze, le posizioni corte sono salite alle stelle contro Tether. Per Ardoino le campagne di disinformazione e il metodo sistematico per seminare paura e incertezza sul mercato delle crypto è una delle maggiori minacce che tutto il settore deve affrontare.
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