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L’Università di Princeton Avvia Una Ricerca Sulle Crypto

L'Università di Princeton - cryptorobin.it

L’Università di Princeton ha lanciato un’iniziativa per studiare la “decentralization of societal power” attraverso la tecnologia blockchain allo scopo di valutare le sue profonde implicazioni nella società.

Per questa iniziativa Bloomberg ha pubblicato la notizia che sono stati stanziati dal Venture Forward di Princeton $20 milioni provenienti da donazioni da alunni prestigiosi del calibro di Peter Bridger di Fortress Investment, il cofondatore di Ethereum Joseph Lubin, il CEO di Pantera Capital Daniel Morehead e Mike Novogratz di Galaxy Digital.

L’iniziativa servirà a studiare il modo in cui la moderna tecnologia, specie la blockchain, può interferire con e modificare le norme sociali, come hanno fatto in passato la stampa o l’avvento di internet.

L’Università di Princeton ha pubblicato un video venerdì in cui dichiara che per quanto riguarda crypto e blockchain “we are at a very early stage in understanding the opportunities and challenges”.

La campagna Princeton’s Venture Forward mira a coinvolgere gli alunni e ottenere fondi per realizzare una comunità, cerca il supporto di donatori chiave essenziali per l’Università e per diffondere i principi che definiscono l’istituto e il suo impatto nel mondo.

L’università ritiene che concentrarsi sulla decentralizzazione permetterà la crescita in tre aree di studio. In un post ufficiale si legge che l’università consentirà di comprendere “the underlying engineering behind blockchain and related technologies,” discover new uses for blockchain in finance, voting, news, and elsewhere and determine “the implications that such technologies could have for society”.

Il lavoro di ricerca sarà coordinato dalla School of Engineering and Applied Science con a capo il Professore Jaswinder Pal Singh che dal 2019 presiede il Blockstack PBC Board of Directors. Singh attuerà un approccio di ricerca altamente collaborativo per determinare quale blockchain possa “result in the most benefit and the least harm”.

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