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Le Più Grandi Truffe Crypto

javier milei

Le truffe crypto non sono così comuni come i media vogliono far credere, ma succedono, proprio come in qualsiasi altro settore.

Le più grandi truffe crypto si sono verificate prima che il grande pubblico avesse accesso alla mole di informazioni che ci sono oggi su questo mondo.

OneCoin

La truffa crypto di gran lunga più conosciuta della storia è OneCoin.

OneCoin era uno schema Ponzi spacciato come criptovaluta da due società offshore con sede in Bulgaria, OneCoin Ltd e OneLife Network Ltd. La prima è stata registrata a Dubai e la seconda in Belize.

Entrambe le società sono state fondate da Ruja Ignatova con l’aiuto di Sebastian Greenwood.

OneCoin è stato lanciato nel 2014 e non era una criptovaluta decentralizzata, ma una valuta centralizzata ospitata sui server di OneCoin Ltd. Non ha mai utilizzato una blockchain e non era possibile acquistare il token su nessun exchange.

Era a tutti gli effetti uno schema Ponzi che per tre anni è riuscito ad attirare l’attenzione e il denaro di milioni di investitori.

Utilizzando slogan, messaggi e lanci accattivanti, persone provenienti da 175 paesi sono state convinte ad acquistare pacchetti che dovevano contenere materiale didattico e token OneCoin, più token che didattica, in verità.

Poiché diversi paesi, tra cui Italia, Svezia e Germania, emisero decreti ingiuntivi nei confronti di OneCoin e le cose stavano chiaramente sfuggendo di mano, Ignatova semplicemente scomparve nel 2017. Suo fratello rilevò l’azienda e venne arrestato.

Si ipotizza che la società abbia guadagnato circa $ 4 miliardi in tutto il mondo, il che fa di oneCoin uno dei più grandi scam della storia. L’autoproclamata cryptoqueen è ancora a piede libero.

le più grandi truffe crypto

BitConnect

Diamo un’occhiata a un altro schema Ponzi, che questa volta proviene dall’India: stiamo parlando di BitConnect, lanciato nel 2016 da Satish Kumbhani il quale promise che, grazie alla tecnologia blockchain, chiunque avesse investito avrebbe ottenuto rendimenti elevati.

In particolare, un prestito di $ 10.000 per 180 giorni avrebbe offerto all’utente circa il 40% di rendimenti ogni mese, con un bonus giornaliero dello 0,20%. Troppo bello per essere vero! E infatti…non era bello per niente.

La società prometteva un interesse composto giornaliero dell’1%, il che è incredibilmente alto.

Nel gennaio 2018 BitConnect annunciò la chiusura, notizia che fece precipitare il prezzo a $ 1, mentre in precedenza era stato toccato un picco di $ 500. La SEC statunitense sostiene che BitConnect, mai esistita come società, sia riuscita a frodare qualcosa come 2 miliardi di dollari.

 

Quadriga

Come ultima tappa di questo viaggio andiamo in Canada e parliamo dell’exchange di criptovalute Quadriga e di una morte molto misteriosa.

Gerald Cotten fondò l’exchange alla fine del 2013: inizialmente era solo un’azienda locale, ma ben presto crebbe e diventò il più grande exchange di criptovalute canadese.

L’azienda conservava i fondi dei clienti su wallet cartacei in cassette di sicurezza.

Nel 2017, quando il mercato dei bitcoin divenne rialzista, su Quadriga sono stati scambiati circa 1,2 miliardi di dollari canadesi di bitcoin.

Le commissioni crebbero grazie al grande aumento di volume, ma nacquero anche problemi di cash-flow poiché l’exchange faceva affidamento su processori di pagamento esterni e non disponeva di un sistema contabile adeguato.

Quando Bitcoin crollò nel 2018, le persone dovettero aspettare mesi per poter prelevare i propri soldi.

Inoltre, invece di pagare i clienti tramite bonifici bancari, alle persone fu chiesto di recarsi in un edificio anonimo in Quebec per ritirare i contanti, ma una volta arrivati lì, o non c’era nessuno, o non erano disponibili i contanti.

Durante un viaggio in India nel dicembre dello stesso anno, pare per svolgere attività di beneficenza, Cotten morì per complicazioni legate al morbo di Crohn all’età di 30 anni. La tenuta fu ereditata da sua moglie, Jennifer Robertson.

115.000 persone dovevano ricevere $ 190 milioni (o 250 milioni di dollari canadesi), ma quei soldi erano conservati in un cold wallet nel laptop a cui solo Cotten aveva accesso.

Ma i tecnici non hanno trovato alcuna prova dei cold wallet di Quadriga sulla blockchain. Solo più tardi vennero scoperti alcuni indirizzi di cold wallet, ma la maggior parte di questi era vuota.

Molti hanno ipotizzato che Cotten abbia simulato la sua morte. Alcuni utenti di Quadriga hanno iniziato a chiedere alla fine del 2019 che il corpo di Cotten fosse riesumato.

Altri dicono che in realtà questa truffa è stata scoperta proprio grazie alla sua morte. Netflix dedicherà un documentario a questa vicenda, sicuramente da non perdere!

 

Conclusioni

Ci auguriamo che abbiate compreso l’importanza di fare ricerche per capire di quali progetti fidarsi. 

Molti progetti di criptovalute sono onesti, ma non tutti, ed è importante individuarli per mantenere la comunità al sicuro e aiutare le persone a capire che le criptovalute sono il futuro, non qualcosa da temere.

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