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Harmony ($ONE): Veloce e scalabile grazie agli Shard

Harmony - cryptorobin.it

In questo articolo parliamo di Harmony ($ONE), una blockchain performante e risparmiosa grazie allo sharding.

Storia di Harmony

È un progetto che è stato lanciato ufficialmente tramite launchpad su Binance nel 2019. Il team fondatore è compost da Stephen Tse, Rongjian Lan e Sahil Dewan. Ovviamente, anche altri partecipano al progetto.

Il Progetto Harmony

Harmony è una blockchain basata sugli smart contract che punta alla velocità e scalabilità. Una blockchain che sotto certi punti di vista ricalca il modello di Ethereum, perché condividono lo stesso scopo e la stessa attitudine, ma da cui si differenzia.

È la prima blockchain a lavorare con la PoS servendosi della soluzione dello sharding. Questa cosa Ethereum la svilupperà solo in futuro con la sua versione 2.0. Inoltre è compatibile con la EVM (Ethereum Virtual Machine) che a sua volta la rende compatibile con tutte le DApp che sono state sviluppate per Ether e poi si può interagire comodamente con Metamask.

Architettura del progetto

Il punto di forza di Harmony è sicuramente la sua scalabilità che gli consente 200mila transazioni al secondo con costi bassissimi.

Inoltre al momento utilizza quattro shard, cioè la soluzione che permette di dividere la rete per renderla più veloce e fare dei calcoli in parallelo.

Tra i suoi obiettivi primari quello di aumentare il numero degli shard.

Per quanto riguarda il meccanismo di consenso, usa la Proof of Stake. Anche in questo caso è particolare e qui si chiama ePoS.

I validatori sono circa 250 per shard, quindi in totale circa 1.000. Sono assegnati in maniera random per ogni epoca che dura 21 ore. Ogni dopo ogni epoca vengono mischiati nuovamente. La modalità random serve a garantire che i validatori non abbiano la possibilità di coordinarsi tra loro per commettere dei reati.

L’assegnazione randomica rende difficile prevedere dove saranno scelti i validatori, e quindi farli organizzare tra loro.

La blockchain dispone della funzione di slashing per bannare i validatori che adottano dei comportamenti non proprio regolari.

Inoltre, per evitare che un variatore abbia troppe monete in staking, e quindi troppo potere di voto, su un singolo shard, le ricompense vengono ridotte in numero proporzionale al numero di token che si possiede in staking su uno shard. Quindi non è conveniente avere in staking la maggioranza dei propri token su un solo shard. In questo modo il sistema spinge i validatori a migrare su altri shard. Anche Cardano utilizza un metodo simile per la sua PoS, lo Stare Tool.

Per diventare validatore servono 10mila One, 1.000 One invece per delegare.

Lo staking viene sbloccato dopo sette epoche, per un totale di circa sei giorni. Mentre l’APY è di circa l’8%.

Tokenomic

Il token principale è lo ONE e serve essenzialmente per lo staking, la governance e pagare le fee.

La supply è potenzialmente illimitata, l’emissione annua è di 441milioni di ONE anche se può andare a zero, visto che lo staking può bruciare i coin.

Se si registra un’adozione di massa alta, ci saranno zero immissioni, cioè si opera un burning dei 441 milioni di token emessi in quell’anno.

Partnership

Per quanto riguarda le partnership dell’ecosistema Harmony sono nomi di grandissimo livello a partire da Binance, Ledger, Metamask eccetera.

Si rivela molto importante per l’universo di Harmony anche questo gioco che si si chiama Defi Kingdoms che è basato sulla blockchain di Harmony. Si tratta di un gioco di ruolo molto interessante, non il primo sul modello earn-to-play, ma è responsabile dell’aumento del valore del token nell’ultimo mese.

Conclusioni

In passato questa blockchain ha registrato qualche polemica soprattutto per il fatto di essere un po’ centralizzata. Infatti non spicca per la sua decentralizzazione visto che gli shard sono in gran parte controllati dai token degli sviluppatori.

I validatori sono circa 250 per shard e per un 30% appartengono al Team di Harmony. Non c’è stata trasparenza su fondi di investimento del team e in passato erano emersi dei dubbi, cui poi era seguita la pubblicazione di un report.

Il progetto rimane comunque valido e ci sarà sempre più bisogno di blockchain veloci e scalabili, ancora meglio se compatibili con Ethereum come Harmony.

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