Lunar è una fintech danese che ha appena chiuso un round di finanziamento da $77 milioni. L’organizzazione ha ottenuto così una valutazione da $2 miliardi e ha lanciato la sua piattaforma per il trading di criptovalute.
In totale i finanziamenti ottenuti nei diversi round sono stati $310 milioni. A guidare l’ultimo round sono stati Heartland, Kinnevik, Tencent e IDC Ventures.
La compagnia è adesso pronta a lanciare la sua divisione dedicata al trading di criptovalute e alla blockchain. Il CEO e fondatore della compagnia Ken Klausen si augura che l’iniziativa aiuti i clienti che sono in cerca di “multiple platforms for their needs”.
In un primo tempo gli utenti di Lunar potranno comprare e vendere Bitcoin, Ethereum, Polkadot, Dogecoin e Cardano.
Inoltre Klausen prevede che il futuro del denaro sia strettamente connesso agli sviluppi del Web3 e del Metaverse.
Fondata nel 2015, Lunar ha allargato i propri servizi a Danimarca, Norvegia e Svezia. Ha poi ricevuto la licenza bancaria in Europa nel 2019 e adesso conta su una base di 500.000 clienti.
In Danimarca è permesso l’uso delle criptovalute come metodo di pagamento, come asset e come bene. Il governo permette l’uso delle crypto in qualsiasi attività purché legale e gli exchange sono riconosciuti.
Ma il governatore della Banca di Danimarca Lars Rohde non è a favore di BTC. Lo scorso anno, lo ha definito “altamente speculativo” evidenziando inoltre la mancanza di stabilità e garanzie sul valore delle criptovalute.
La Norvegia applica alle criptovalute la stessa normativa fiscale che applica a qualsiasi bene o ricchezza personale. Alcuni rappresentanti di governo si sono mostrati favorevoli in passato, per esempio un Hodler è il Ministro per il clima e l’ambiente Sveinung Rotevatn.
Infine, la Svezia ha lavorato allo sviluppo di una valuta digitale nazionale, la CBDC, e il governo considera plausibile il lancio della e-krona nel 2026.