Il prezzo di Bitcoin in aumento gioca un ruolo importante nel comportamento degli HODLer, cioè in chi non è disposto a cedere i propri Bitcoin. Si registrano elevata attività on-chain e incremento dell’uso del network secondo Glassnode.
Durante la scorsa settimana, il prezzo di Bitcoin ha oscillato intorno ai 53.657$ e i 56.250$.
Il reporta evidenzia che le entità attive, cioè il valore degli individui che partecipano all’attività on-chain ogni giorno, è cresciuto del 19% questa settimana, toccando il valore di 291.000 utenti attivi ogni giorno. Questo valore corrisponde ai conteggi avvenuti dalla fine del 2020 fino all’inizio dell’ultima fase rialzista.
Fino a un mese fa, a metà settembre, la dimensione della transazione mediana è cresciuta ben sopra il livello di 1,3 Bitcoin. Seppure questo dato di per sé non sia un indicatore dell’aumento dei prezzi, fa intendere che sono affluiti nuovi e più sostanziosi fondi, possibilmente istituzionali, all’interno della blockchain.
Inoltre, il valore in dollari del volume movimentato on-chain è anche questo aumentato durante la scorsa settimana.
Il report evidenzia che da luglio il valore delle riserve relative agli LTH (long time holder) e gli HODLer (chi non è disposto a vendere o scambiare i propri BTC) è aumentato di 13,6 e 15 volte, le monete escluse così dal circolante sono molto di più di quelle che sono state minate.
L’interesse sui future è aumentato fino a 5,6 miliardi di dollari (+45%) rispetto al minimo registrato a settembre. Questo dato è simile a quello registrato all’inizio di settembre e a metà di maggio, in entrambi i casi precedendo un fenomeno significativo di long squeeze.