La startup di blockchain con base a Singapore SpaceChain ha annunciato lo scorso 3 giugno che “its blockchain-enabled payload” era stato lanciato in orbita dal Kennedy Space Center della NASA a bordo del razzo SpaceX Falcon 9.
SpaceChain è stata fondata nel 2017 e si occupa di realizzare un’infrastruttura aperta e neutrale per la New Space Economy integrando spazio e tecnologia blockchain. La visione della compagnia è di rimuovere barriere e permettere alla comunità internazionale di accedere e collaborare nello spazio.
La compagnia offre anche uno “space-as-a-service for modern businesses, enabling companies to explore and realise the great potential of space and blockchain“.
Gli obiettivi centrali della compagnia riguardano la realizzazione di Nanoracks e il suo Space Act Agreement con la NASA.
La sede a Melbourne di Nexus Inc. è il primo cliente di SpaceChain ad avere diretto accesso al questo servizio. Nexus, costituita nel 2016, è una “technology-enabling and innovative company focusing on the development of the blockchain industry“.
Zee Zheng, il cofondatore e CEO di SpaceChain sostiene di essere emozionato all’idea di portare una piattaforma di Ethereum allo spazio e dimostrare perché sia necessaria una tecnologia spaziale per realizzare il pieno potenziale della tecnologia blockchain.
Bitcoin ed Ethereum rappresentano i due maggiori ecosistemi all’interno del settore della blockchain. Secondo le stime della compagnia. La possibilità di avviare le piattaforme per gli smart contract nella stazione spaziale, permette di fortificare le applicazioni e le transazioni garantendo sicurezza e immutabilità.
Secondo l’impresa questo passo permetterà di arrivare a “more users and developers to get involved with our technology“.