Ethereum ha finalmente cambiato il suo modello di consenso da proof of work (PoW) a proof of stake (PoS), dopo sette anni di progettazione da parte degli sviluppatori della blockchain.
Il protocollo Merge è stato attivato alle 6:43 UTC (2:43 ET) di giovedì 15 settembre, quando la blockchain ha raggiunto una cosiddetta total terminal difficulty di 58.750.000.000. Ether è stato scambiato a circa $ 1.588,12 dopo l’aggiornamento del software.
Dopo 13 minuti di tensione, gli sviluppatori e i ricercatori di Ethereum hanno confermato che nuovi blocchi, o slot come vengono chiamati in Ethereum proof of stake, sono stati prodotti e finalizzati.
Oltre 40.000 spettatori dal vivo si sono sintonizzati sul livestream della Ethereum Foundation al momento dell’evento.
Forse l’evento più atteso nel mondo delle criptovalute, il Merge è stata una delle imprese ingegneristiche più difficili intraprese dal settore, secondo la società di analisi BitOoda.
Un aggiornamento che mette anche a tacere coloro che criticano l’eccessivo consumo energetico della PoW. La Ethereum Foundation stima infatti che il Merge riduca il consumo energetico della blockchain del 99,95%.
La PoS ridurrà anche del 90% l’emissione di nuovi ETH e alcuni sostenitori affermano che l’impatto è pari a tre eventi di halving di Bitcoin. In altre parole, gli ETH minati passeranno da 13.000 a circa 1.600 al giorno.
In precedenza, una singola transazione su Ethereum richiedeva energia sufficiente per alimentare una famiglia americana media per un’intera settimana. Secondo Juunu Salovaara, capo dello sviluppo della piattaforma presso l’azienda di criptovalute Likvidi, adesso il consumo è paragonabile a quello di un bollitore per bollire l’acqua.
E adesso ci saranno scalabilità e fee basse?
No. Col Merge non si abbasserano automaticamente le gas fee. Il Merge è un cambiamento del meccanismo di consenso, non un’espansione della capacità della rete, che comporterebbe una riduzione delle tariffe del gas.
Gli aggiornamenti per migliorare scalabilità e commissioni arriveranno a breve, ma non riguardano il Merge.
Quando, esattamente, nessuno può dirlo con certezza.
Un momento lungamente atteso
Ethereum ha comunicato per la prima volta la sua intenzione di passare alla PoS subito dopo il suo inizio nel 2015.
La transizione è stata contrassegnata da continui ritardi che hanno causato grande dispiacere della base di utenti impazienti della rete.
Nel frattempo fondatore di Ethereum Vitalik Buterin ha raccolto tutti gli scritti di quegli anni che saranno pubblicati in un libro alla fine di questo mese.
La Beacon Chain, il meccanismo centrale della nuova rete, è stata finalmente lanciata a dicembre 2020: una tappa fondamentale che ha portato all’evento di oggi.
Goerli, il terzo e ultimo testnet di Ethereum, è stato uno degli ultimi ostacoli da superare per la chain prima della sua transizione finale alla PoS.
Poiché la Beacon Chain è in esecuzione da quasi due anni (ci sono stati dei mainnet shadow fork e 3 live testnet merge), la durata e la frequenza dei test hanno notevolmente aumentato le probabilità di successo, ha detto Mark Connors, capo della ricerca presso 3iQ Digital Assets Blockworks.
Quali sono i rischi?
Alcuni dei principali rischi del Merge sono eventuali problemi tecnici imprevisti o una modifica sostanziale delle tariffe del gas. Inoltre, non tutti sono favorevoli a questo grosso cambiamento.
Il controverso Ethereum PoW fork (ETHW), che dovrebbe essere lanciato formalmente entro 24 ore dal Merge, è uno di questi concetti che sfida il passaggio alla PoS che esclude dal gioco i miner.
“Il premio di 1 milione di dollari della fondazione Ethereum per i programmatori che hanno trovato bug è un esempio della quantità di concentrazione ed energia nel portare a termine questo sforzo”, ha affermato Connors.
Ora sono cambiate molte cose per i possessori di token ETH e per la rete Ethereum. Il dibattito sul fatto che Ethereum possa ribaltare Bitcoin continuerà nei mesi successivi alla fusione. Per ora, resta da vedere.
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