Jamie Dimon, AD di JPMorgan, ha scritto una comunicazione approfondita ai propri shareholders a proposito degli obiettivi raggiunti dalla compagnia e i piani futuri. Ha toccato diversi aspetti, come il riferimento ai cambiamenti climatici e alla necessità di offrire prestiti alle minoranze che storicamente hanno avuto accesso limitato alle banche.
Dimon ha sottolineato che le banche USA sono diventate più piccole al cospetto di fenomeni come il sistema bancario collaterale, le fintech e alle grandi dimensioni delle compagnie comprese tra le “Big Tech“. Ma continua a ritenere che sia “more important” per le transazioni di pagamento passare attraverso il sistema bancario statunitense che attraverso qualsiasi altra operazione.
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Di certo l’AD non trascura l’importanza della concorrenza nel mondo finanziario.
Ha anche detto che ci sono “serious emerging issues” che presto devono essere “dealt with“.
“Not only are we slow in dealing with the past, but it distracts us from dealing with the future. There are serious emerging issues that need to be dealt with – and rather quickly: the growth of shadow banking, the legal and regulatory status of cryptocurrencies, the proper and improper use of financial data, the tremendous risk that cybersecurity poses to the system, the proper and ethical use of AI, the effective regulation of payment systems, disclosures in private markets, and effective regulations around market structure and transparency”.
Dimon non è un fan delle criptovalute e ha descritto il Bitcoin come una “fraud” parecchi anni fa.
Malgrado le opinioni personali, JPMorgan ha mostrato un certo interesse nei riguardi del Bitcoin a partire dal 2020.