L’implosione di UST e LUNA ha prosciugato centinaia di miliardi di euro dalle tasche dei tanti investitori che credevano in una coin arrivata tra le prime dieci del mercato per capitalizzazione.
Il crollo repentino dell’ecosistema Terra ha proiettato il fondatore Do Kwon nell’occhio del ciclone. È colpevole solo di negligenza o si configurano accuse più gravi da portarlo in prigione?
Si tratta di una questione complessa a cui in questo momento non è possibile dare una risposta anche perché sono ancora tanti i punti oscuri della vicenda.
Di sicuro si sa che si sono mosse le autorità sudcoreane – Do Kwon è infatti sudcoreano – proprio per raccogliere tutte le informazioni sul crollo repentino dell’ecosistema Terra.
Nel frattempo fioccano le cause civili contro Do Kwon. Secondo alcuni avvocati si configurerebbe il reato di frode:
“Considering Terraform Labs intentionally siphoned bitcoin it held in reserve, the company knew about the unsustainability of the profit model from the beginning. Despite that, it was promoted to investors as if it was profitable and gained profit from it, which is clearly fraud.”
“If it’s proved that it only works if there are continuous buyers of Luna and TerraUSD coins, the system may be verified to be a Ponzi Scheme and that may prove Kwon’s fraud.”
Anche la SEC americana ha aperto un’indagine.
Questa settimana la moglie di Do Kwon si è rivolta alla polizia perché un investitore inferocito, che aveva appena perso due milioni di dollari, provava a fare irruzione in casa.