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La Cina Ha Cercato Di Distruggere Bitcoin Ma Ha Fallito

Come forse saprete, le autorità cinesi hanno iniziato a vietare il mining di Bitcoin già molti mesi fa, cosa che ha portato al più grosso assestamento della difficulty del mining dopo che il rate del network era crollato del 50%. Le autorità hanno anche bloccato gli exchange di criptovalute nei risultati dei motori di ricerca.

Inoltre, exchange di prodotti derivati come Huobi hanno iniziato a ridurre il trading con leva, oltre a bloccare i nuovi utenti provenienti dalla Cina. In più, le banche hanno chiuso gli account legati a operatori privi di requisiti regolamentati.

Tutto questo, insieme ad altri fattori, ha fatto credere che la Cina avesse di fatto dichiarato guerra al Bitcoin. Ma se così fosse, sembra che abbia vinto la battaglia ma non la guerra.

Per esempio, possiamo osservare il picco che ha registrato l’hashrate il 12 maggio, raggiungendo i 186 milioni di TH/s prima di inziare a calare. Da quando è stato attuato il divieto cinese, l’indicatore è sceso a 85 milioni di TH/s, il livello più basso toccato in due anni.

Adesso però, la potenza di calcolo del network di Bitcoin è tornata a 100 milioni di TH/s già dopo tre settimane dal crollo, dato che molti dei miner sono migrati verso il Kazakhstan o gli USA.

Inoltre, il mercato peer-to-peer non si è fermato. Anche se le compagnie hanno dovuto interrompere le loro attivita, non l’hanno fatto i singoli utenti che ahnno iniziato a operare come intermediari. Come risultato, sono state oltre 10.000 le transazioni peer-to-peer che si sono svolte con successo.

Terzo punto, gli exchange con sede in  Asia come Huobi, Binance e OKEx, hanno continuato a guidare il mercato per volume.

Gli exchange al di fuori dell’Asia come Bitfinex, Kraken o Coinbase, sono ancora molto lontani dalla posizione predominante che ricoprono ancora questi tre exchange.

Il divieto del mining di Bitcoin e le transazioni da parte delle autorità cinesi potrebbe aver generato qualche problema all’inizio, ma il mercato si è ripreso presto, meglio e più in fretta di quanto ci si aspettasse.

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