SEBA Bank ha ottenuto il permesso dell’autorità competente per offrire asset digitali ai propri clienti residenti in Svizzera. Si tratta della prima licenza su fondi collettivi concessa in Svizzera, secondo quanto dichiara la compagnia concentrata in prodotti finanziari legati alle criptovalute.
L’annuncio è stato divulgato mercoledì, confermando che la licenza è stata concessa a SEBA dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA. La notizia è stata divulgata dal CEO della banca Guido Buehler. Di solito i fondi crypto usano strutture alternative che comprendono sistemi di tutela per i clienti per concedere la possibilità di aprire e chiudere le loro posizioni.
Buehler ha dichiarato a CoinDesk: “This collective investment scheme license allows institutional clients, and then later retail clients, to invest into crypto assets on a liquid basis through fund structures”.
I mercati delle criptovalute di tutto il mondo possono essere in fase calante per via delle prossime novità sul piano legislativo provenienti dagli USA e le iniziative castranti da parte della Cina, ma la Svizzera conta su un sistema di regolamentazione chiaro che sembra continuare a insistere sulla strata delle criptovalute.
Facendo una previsione sul tipo di risposta che otterrà da parte dei gestori e amministratori di fondi, Buehler considera che l’appeal delle crypto potrebbe essere paragonato a quello dell’oro e per il 2022 considera che queste possano pesare per un 3% circa sui portafogli di investimento collettivi.
Per ottenere la licenza, SEBA ha dovuto lavorare con un asset manager. In questo caso si è trattato della svizzera Crypto Broker, a sua volta parte di Crypto Finance AG. Per quanto riguarda l’aspetto della custodia, SEBA sta sviluppando il proprio sistema di deposito con l’aiuto del partner tecnico Fireblocks che a sua volta di recente ha aperto una filiale svizzera, e la compagnia locale Taurus.