Elon Musk, Il CEO di Tesla, continua a esplorare la zona crypto. Dopo essersi dilettato con Doge, Bitcoin e persino NFT, ha manifestato interesse per la finanza decentralizzata (DeFi). Ieri ha twittato: “Don’t defy DeFi“.
Il Crypto Twitter (CT) si è infiammato e riempito la sezione commenti di meme e post.
La dichiarazione arriva l’indomani dell’annuncio da parte di Tesla secondo cui saranno accettati i Bitcoin come pagamento. Inoltre, i guadagni ottenuti dai Bitcoin saranno mantenuti tali e non convertiti in moneta fiat.
È stato precisato però che Tesla non accetterà altri asset digitali diversi dal Bitcoin. Per questo motivo l’imprenditore e informatico Kim Dotcom ha commentato che rispetto al Bitcoin corrente, le transazioni con questa moneta hanno un costo più alto.
“Try and buy a Soda with Bitcoin” Dotcom ha scritto su Twitter, commentando inoltre che la commissione in media per il Bitcoin è di 8,82$, mentre per il Bitcoin Cash è di appena 0,001$. “Over half of all cash payments worldwide are under $10. BCH is serving the mass market, not just the 1%. That’s why Bitcoin Cash“.
A questo Musk ha risposto “Fair point”.
In seguito alla dichiarazione di Musk, il prezzo del Bitcoin è cresciuto fino a 57.000$ ma ha perso il guadagno per la fine della stessa giornata. Inoltre, il prezzo attualmente è caduto a 50.350$, al di sotto del 18,5% dal massimo storico toccato il 13 marzo, quando un Bitcoin era valutato 62.000$.
Lo stesso è accaduto per DOGE. I primi tweet di Musk sollevano l’interesse generale che provoca un aumento dei prezzi. Ma quando continua a commentare ulteriormente sull’argomento frena l’effetto sui prezzi, oppure i prezzi iniziano a scendere come è successo con DOGE e con Bitcoin.
Un effetto simile si è registrato sul mercato DeFi, infatti il prezzo è iniziato a scendere ieri, insieme al Bitcoin, con una tendenza che si è confermata anche oggi. Il settore DeFi ha subito una perdita di 15 miliardi dalla sua market cap durante la settimana.