Un fondo pensionistico da 350 milioni di dollari gestito dal New Zealand Wealth Funds Management, il KiwiSaver Growth Strategy, ha assegnato il 5% dei propri asset in Bitcoin. Questa è un’altra testimonianza che gli investitori istituzionali continuano ad accedere in ambiente criptovalute.
La somiglianza tra oro e Bitcoin è stata menzionata come un aspetto importante nella decisione sull’investimento, secondo quanto dichiarato dal CIO del New Zealand Funds Management, James Grigor.
“If you are happy to invest in gold, you can’t really discount bitcoin” ha detto, aggiungendo che il Bitcoin comparirà in altro prodotti KiwiSaver nei prossimi 5 anni.
Grigor ha confermato che la compagnia ha acquisito Bitcoin la prima volta a ottobre 2020, quando era quotato appena 10.000 dollari.
Dal momento che il prezzo del Bitcoin ha superato i 61.000$ all’inizio del mese, KiwiSaver ha avuto un ritorno di 6x in soli 5 mesi. Anche se il prezzo del Bitcoin è sceso di qualche punto in questi giorni, il fondo ha ottenuto profitti considerevoli per i BTC.
Grigor conferma che KiwiSaver è “majority built up through traditional asset classes” ma ha sottolineato che “other opportunities present themselves“. Per quanto riguarda i Bitcoin, si tratta di una asset class che potrebbe aiutare “give people the best retirement they can get” per via della sua composizione aggressiva.
Hedge fund and family offices stanno accogliendo il Bitcoin, mentre i fondi pensione si attivano in maniera più lenta. Eppure, Grayscale ha dichiarato che negli Stati Uniti anche i fondi pensione hanno iniziato a mostrare interesse nei confronti degli asset digitali: “The sizes of allocations they are making are growing rapidly as well“.