Vitalik Buterin ieri ha twittato sul suo account e, come spesso accade, i suoi tweet fanno notizia:
“The ‘metaverse’ is going to happen but I don’t think any of the existing corporate attempts to intentionally create the metaverse are going anywhere”.
In sostanza, il cofondatore di Ethereum ritiene che sì, il metaverso è la direzione in cui si sta andando e che prima o poi si concretizzerà.
Secondo la sua opinione, però, nessuna delle aziende che attualmente si occupa di metaverso avrà successo: tutti i loro progetti sono destinati a fallire perché è ancora troppo presto per capire cosa vogliono gli utenti.
Tra queste aziende, naturalmente, rientra Meta che ha cambiato ragione sociale (prima era Facebook) per dimostrare la sua determinazione ad abbracciare questa nuova tecnologia.
Si tratta di una presa di posizione inaspettata per Buterin che raramente parla di metaverso. Di certo, lui non è uno che le manda a dire.
È di ieri anche il suo tweet con insulto verso Michael Saylor di MicroStrategy definito “total clown”: una posizione molto forte che fa seguito alle dichiarazioni di Saylor secondo cui Ethereum è “inherently unethical” e dovrebbe essere considerato un titolo azionario negli Stati Uniti e non una commodity come Bitcoin.
Si tratta di una questione aperta, dibattuta e che vede frequentemente colpi di scena come quello recente quando la SEC ha messo sotto inchiesta Coinbase per aver listato dei token che andavano considerati – questa è l’accusa – delle securities, cioè appunto dei titoli azionari.