Bitcoin continua a perdere punti rispetto al massimo storico di 66.900$ raggiunto durante la scorsa settimana. Gli analisti considerano che alla base di questo fenomeno ci siano un estremo ottimismo, le azioni di leva e l’incasso dei profitti.
In questo momento il livello di supporto di Bitcoin si attesta intorno a 53.000 dollari.
Alcuni analisti, come Omkar Godbole di CoinDesk, hanno evidenziato che il calo potrebbe continuare e che ci si aspetta una certa volatilità verso il basso.
Per esempio, l’indice di leva di Bitcoin stimato, che si calcola dividendo l’interesse open dei future tra tutti gli exchange per le riserve di Bitcoin negli exchange, si trova al livello più basso da settembre quando diede il via a una vendita massiccia di criptovalute.
Il rialzo del prezzo di Bitcoin di circa il 40% nel mese scorso, si deve soprattutto all’entusiasmo degli investitori nei confronti del lancio del primo ETF vincolato ai future di Bitcoin, quello di ProShares.
Eppure il boom degli ETF è durato poco. Una volta che gli investitori si sono accorti che gli ETF non generano una maggiore domanda di Bitcoin, ma sono solo una scommessa sull’andamento del circolante, è possibile che il prezzo cada. Lo hanno evidenziato alcuni analisti tra cui Charlie Silver, cofondatore di Blockforce Capital.
Sotto questo aspetto bisogna evidenziare che l’ETF di ProShares ha un rendimento inferiore rispetto al prezzo di Bitcoin e anche rispetto al fondo Grayscale Bitcoin Trust. Di fatto, mentre le azioni dell’ETF di ProShares sono scede del 2,45%, quelle di Grayscale sono aumentate del 7,5%.
D’altra parte, in questo scenario di aprono le porte perché gli investitori che hanno intenzione di vendere nel breve termine possano ottenere un guadagno. Alcuni analisti hanno evidenziato che, come spesso accade, prima del rally rialzista c’è una caduta dei prezzi che può determinare un aumento della compravendita di moneta generando un beneficio nel breve termine per chi compra.