Vitalik Buterin, il cofondatore del network di Ethereum, ha definito gli elementi di una tabella di marcia auspicabile per il lancio di ETH2.
Nel prossimo futuro la piattaforma potrà vantare le attese caratteristiche di maggiore scalabilità insieme ad alti livelli di trustlessness e resistenza alla censura.
Col post di lunedì intitolato “Endgame” Buterin ha presentato le sue speculazioni riguardo le possibili soluzioni per gestire migliaia di transazioni al secondo, con una frequenza di blocchi molto elevata e di grandi dimensioni in maniera trustless e resistente alla censura.
Se la centralizzazione appare come la soluzione più ovvia a questo interrogativo, la proposta di Buterin riguarda direttamente la definizione della tabella di marcia per la sua implementazione.
Una soluzione possibile proposta dal cofondatore di Ether è “a second tier of staking, with low resource requirements” per eseguire una validazione distribuita dei blocchi.
Questi aggiornamenti porteranno a una produzione di blocchi ancora centralizzata, ma la loro convalida diventerà trustless e altamente decentralizzata.
Ha poi spiegato che la produzione dei blocchi rimarrebbe centralizzata anche con l’implementazione dei cosiddetti “rollup”. Si tratta di soluzioni layer 2 che eseguono le transazioni al di fuori della blockchain principale di Ethereum.
Seppure potrebbe sembrare che i rollup possano contribuire alla produzione di blocchi distribuiti, la decentralizzazione non durerebbe a lungo per via del maximal extractable revenue, o MEV di tipo cross-domain. Il MEV è l’importo massimo che può essere guadagnato con la produzione di un blocco oltre alle ricompense standard dei blocchi e alle fee sul gas.
Vitalik Buterin ha quindi concluso che c’è un’alta probabilità che la produzione di blocchi finisca con l’essere centralizzata malgrado il percorso intrapreso dal network per migliorarne la scalabilità. Il vantaggio della tabella di marcia di Ethereum basata su rollup è di essere aperta a qualsiasi scenario futuro.