No, i partiti non sembrano affatto interessati al settore delle criptovalute. È un peccato, perché l’Italia rischia per l’ennesima volta di vedersi sorpassare da altri Paesi più lungimiranti che si dimostreranno più accoglienti verso queste nuove tecnologie.
L’occasione per dimostrare il loro eventuale interesse è adesso, con le elezioni politiche del 25 settembre. Tutti i partiti sono interessati allo sviluppo tecnologico del Paese ma gli accenni a settori come la blockchain sono ridottissimi, né si intravede un piano concreto con obiettivi e fondi chiaramente destinati a queste tecnologie.
Fratelli d’Italia
Questo è il pdf del programma di Fratelli d’Italia, accreditato dai sondaggi come primo partito a pochi giorni dalle elezioni. C’è qualche accenno alla tecnologia, alla banda ultralarga in tutta Italia, alle start-up per i giovani. Non c’è nessun accenno a blockchain e criptovalute.
Partito Democratico
Al secondo posto nei sondaggi c’è il PD. Questo è il suo programma dove compare la parola “blockchain”: “Più in generale, riteniamo che occorrano politiche industriali per lo sviluppo del settore degli asset digitali, coerentemente con il quadro normativo europeo e allo stesso tempo cogliendo le nuove opportunità che le moderne tecnologie blockchain offrono.”
Movimento 5 Stelle
Nel programma di 13 pagine abbiamo trovato un generico accenno al web3, eccolo: “Come manifattura digitale, fintech, valute digitali, intelligenza artificiale e robotica, agrifoodtech, aerospazio, web3, semiconduttori, scienze della vita, creazione di contenuti digitali, metaverso, fino ad arrivare a frontiere come nanotecnologie e quantum computing.”
Lega
Il programma della Lega che si può scaricare qui è un pdf di 202 pagine con un paragrafetto su criptovalute, NFT e metaverso:
Riforma del codice civile per facilitare gli aumenti di capitale e il ricorso a titoli convertibili.
Introduzione di un quadro normativo che preveda una specifica definizione e classificazione delle criptovalute e dei token, al fine di svilupparne l’utilizzo e considerata l’esigenza di stabilire
anche sul mercato italiano regole per le infrastrutture e gli attori di questo nuovo mondo della
finanza digitale. In coordinamento con il quadro normativo civilistico e con il più ampio contesto della regolamentazione sovranazionale, individuare misure per il trattamento fiscale delle valute virtuali, superando la mera equiparazione delle criptovalute alle valute tradizionali, al fine di dare certezza a tuttigli operatori del settore.
Forza Italia
Nel programma di Forza Italia, alla sezione Ambiente ed Energia, sotto al Sì ai termovalorizzatori, c’è un accenno allablockchain: “Sostegno e incentivi all’innovazione digitale per la tracciabilità dei rifiuti attraverso l’utilizzo dei nuovi sistemi di blockchain”.
Troppo poco. Le nuove tecnologie che hanno dato vita alle criptovalute non paiono proprio in cima ai pensieri dei nostri politici. E quand’anche ci sia qualche accenno nei programmi, tra il dire e il fare…
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